Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di “smart city”, ossia di città che, sfruttando le nuove tecnologie, diventano “intelligenti” e rendono migliore la vita degli abitanti e dei visitatori. Il percorso di cambiamento è in atto in tutto il mondo, ma siamo ancora di fronte a notevoli disparità tra città e città, come dimostra anche la controversa situazione italiana. Ma cosa si intende più nello specifico quando si parla di “smart city”? E come si colloca attualmente Salerno da questo punto di vista?
Che cosa sono le smart city
I centri urbani stanno diventando sempre più intelligenti grazie alle nuove tecnologie digitali: le cosiddette “smart city” stanno infatti emergendo come una risposta efficace alle numerose sfide che le metropoli di oggi devono affrontare, come la crescita demografica, l’urbanizzazione e la sostenibilità ambientale.
Nello specifico, una smart city è una comunità urbana che utilizza la tecnologia digitale e l’Internet delle Cose (IoT) per migliorare la qualità dei servizi urbani, rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse e migliorare l’esperienza dei cittadini. Attraverso l’interconnessione dei sistemi e l’uso dei dati, le smart city mirano a ottimizzare l’efficienza energetica, migliorare la mobilità, fornire servizi pubblici intelligenti e promuovere uno sviluppo sostenibile.
A rendere possibile tutto ciò sono le diverse tecnologie introdotte in questi anni, come l’IoT, che permette di interconnettere tra loro i sistemi digitali, oppure l’intelligenza artificiale, che oltre a trovare spazio sulle maggiori piattaforme come PokerStars per migliorare i passatempi messi a disposizione degli utenti e per personalizzare l’offerta in base ai gusti e alle preferenze espresse durante l’uso, risulta di grande aiuto per l’analisi dei dati relativi ai singoli centri urbani e per il loro utilizzo in maniera consapevole.

Quali opportunità offre una smart city
Il concetto di città smart è piuttosto ampio e riguarda diversi aspetti del vivere il tessuto urbano, sia in qualità di residenti che di turisti. In generale, però, è possibile sintetizzare le opportunità offerte dal digitale nelle smart city guardando ai principali ambiti di applicazione.
Per esempio, le nuove città digitali sfruttano la tecnologia per creare infrastrutture intelligenti che migliorano la qualità della vita dei cittadini: pensiamo per esempio all’uso di sensori e dispositivi IoT per raccogliere dati in tempo reale sul traffico, l’illuminazione stradale, la gestione dei rifiuti e altro ancora. Altrettanto interessante è l’adozione di servizi pubblici digitalizzati per semplificare la vita dei cittadini, con la creazione di piattaforme online per pagamenti elettronici, accesso a servizi amministrativi, prenotazioni di parcheggi e trasporto pubblico in grado di migliorare l’efficienza e la comodità nell’interazione con le istituzioni pubbliche.
Grande interesse riscuotono inoltre il tema ambientale, dal momento che in una città smart il digitale viene utilizzato anche per ottenere migliori risultati in termini di sostenibilità, per esempio attraverso l’adozione di reti energetiche che permettono una gestione ottimizzata dell’energia e il monitoraggio dei consumi, e quello dell’interazione e del coinvolgimento dei cittadini attraverso apposite piattaforme e app mobili. Insomma, un ampio ventaglio di soluzioni che mette al centro dell’attenzione proprio il cittadino, il suo benessere e la sua sicurezza.
Salerno smart: a che punto siamo?
La digitalizzazione delle città italiane è in piena evoluzione, purtroppo con risultati alterni e alcune realtà molto indietro rispetto a ciò che ci si aspetterebbe in un Paese avanzato. Nonostante alcuni esempi positivi, come Palermo, Bari e Lecce, e un generale miglioramento rispetto all’anno precedente, ancora una volta appare evidente il divario tra Nord e Sud, come evidenziato anche nell’annuale ICity Rank, l’indice che analizza proprio l’utilizzo del digitale nei capoluoghi di provincia italiani. La graduatoria del 2022 mostra una situazione tutt’altro che rosea per Salerno, che con il suo 96esimo posto si mette alle spalle poche altre città (tra le quali altre due campane, Avellino e Benevento), segno di un progresso che tarda ad arrivare anche per la mancanza di progetti in tal senso.
Qualcosa si muove in provincia, con iniziative interessanti in altri comuni come Mercato San Severino, che ha di recente introdotto un nuovo sistema di videosorveglianza basato su IA per potenziare la sicurezza urbana, ma l’impressione generale è che per avere centri realmente smart sul nostro territorio ci sia da attendere ancora molto. La speranza è che qualcosa possa muoversi grazie alla volontà dei più giovani, ai quali ancora una volta spetta il compito di prendere per mano la città che amano e accompagnarla verso la modernità.