Il viaggio in treno fra Los Mochis e Chihuahua è uno dei più panoramici del Messico. La ferrovia “Chihuahua – Pacifico”, porta d’ingresso del territorio indigeno Tarahumara, in parte ancora inesplorato, passa in 88 gallerie e supera 38 ponti, attraversando i canyon della Sierra Tarahumara e scorrendo sotto una serie di picchi torreggianti.
Il viaggio offre un’eccitante sequenza di suggestive immagini geologiche, fra cui spicca senza dubbio la “Barrancas del Cobre”, il Canyon del Rame, un’area contraddistinta da numerose gole e fenditure, dove si concentra il maggior numero di canyons al mondo e gole profonde anche 3.000 metri. L’altezza media delle montagne e degli altipiani della Sierra Tarahumara (o Sierra Madre) si aggira sui 2.500 metri. Un territorio aspro, impervio, ma di rara bellezza e suggestione. La vegetazione, tropicale a fondovalle, diventa boscosa in quota dove non è difficile imbattersi anche nella neve.
Popolo Tarahumara: tradizioni e usanze
Qui vivono i Tarahumara, popolo di corridori e musicisti, che si sono adattati molto bene all’ambiente circostante e forse per questo motivo hanno preservato meglio le loro tradizioni, la loro cultura originale.

Le corse dei Tarahumara
Il nome Tarahumara deriva dalla pronuncia spagnola storpiata di Raràmuri che nella loro lingua significa “quelli con i piedi leggeri”. All’arrivo del conquistador bianco non hanno combattuto ma hanno abbandonato le fertili pianure e si sono ritirati dentro gli impervi canyon e sulle alte e inospitali mesas, formazioni rocciose dalle pareti verticali e dalla cima piatta. D’estate occupano i grandi altipiani e vivono in piccole case di legno e pietra, d’inverno il freddo li costringe a rifugiarsi nelle caverne sparse per i canyon.
Hanno una forza e una resistenza fuori dal comune, si spostano da un luogo all’altro camminando o correndo. Leggeri ed instancabili, scendono e salgono attraverso dirupi, saltando di roccia in roccia, attraversando boschi e guadando ruscelli. Sono le leggendarie corse dei Tarahumara sulle cime della Sierra Madre messicana: non importa arrivare primi, ciò che conta è correre l’uno accanto all’altro, manifestando gioia di vivere. Gli uomini calciano una piccola palla di legno dolce e le donne lanciando due anelli di fibra vegetale intrecciata. La musica, la danza, il gioco e la corsa fanno parte della loro vita quotidiana.
Il sistema di valori si basa sulla famiglia, sullo spirito fraterno, la condivisione dei beni materiali e sul rispetto verso tutto ciò che esiste in natura. Nonostante “l’uomo bianco” abbia minacciato le immense distese di pini della loro terra, non cambia il sorriso nei loro occhi, né la serenità del loro atteggiamento, se ne vanno leggeri, muovendosi e danzando lungo una linea invisibile tra cielo e terra.