Il santuario francescano della Verna, situato a pochi chilometri da Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo (Toscana), all’interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, venne eretto nel 1224. Costruito ed edificato nella parte meridionale del monte Penna a 1128 metri di altezza, il santuario è meta per numerosi pellegrini e ospita cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento.
In nome del santuario deriva dall’antico culto pagano della dea Laverna, che dà il nome anche al comune di Chiusi della Verna, era indirizzato come protettrice dei rifugiati, degli anfratti e dei nascondigli, tipici di questo territorio montano; dello stesso significato era l’antico culto pagano del dio della montagna Pen, da cui deriverebbe altresì il nome Appennino e il nome del monte Penna, presso il quale sorge il santuario.
La storia del santuario francescano della Verna
La Verna è il più famoso dei conventi del francescanesimo. La fondazione di un primo nucleo eremitico risale alla presenza sul luogo di San Francesco anche se negli anni successivi sorsero alcune piccole celle e la chiesetta di Santa Maria degli Angeli (1216-18).
L’impulso decisivo allo sviluppo di un grande convento fu dato dall’episodio delle stimmate (1224), avvenuto su questo monte, prediletto dal santo come luogo ideale per dedicarsi alla meditazione. L’ultima visita di Francesco al monte avvenne nell’estate del 1224. Vi si ritirò nel mese di agosto, per un digiuno di 40 giorni in preparazione per la festa di san Michele e, mentre era assorto in preghiera, ricevette le stimmate.
Da allora la Verna divenne un suolo sacro. Venne eretta la cappella delle Stimmate, vicino al luogo ove era avvenuto il miracolo. Una cappella più antica, Santa Maria degli Angeli, costruita nel 1218 per san Francesco da Orlando, è raggiungibile dalla sacrestia della chiesa maggiore, iniziata nel 1348 ma rimasta incompiuta fino al 1459. Da quest’ultima i frati che risiedono alla Verna si recano in solenne processione due volte al giorno (alle 14 e a mezzanotte) verso la cappella delle Stimmate. Nella solennità delle stimmate (17 settembre) e anche in altre occasioni, molte comunità parrocchiali dei dintorni o fedeli e turisti provenienti da più lontano si recano a visitare questi luoghi, e i frati sono organizzati per ricevere ed accogliere circa 2000-3000 pellegrini.
Il convento venne parzialmente distrutto da un incendio nel XV secolo ed in seguito restaurato; nuovi restauri si ebbero nei tre secoli successivi.
Il corridoio e la cappella delle Stimmate
Il corridoio
Uscendo dalla parte destra del portico rinascimentale della basilica maggiore, si trova dapprima il passaggio sul retro del convento, connesso al sentiero pavimentato che conduce al piccolo parcheggio nel bosco, quindi, attraverso un arco su di un secondo portico, si trova l’accesso al corridoio delle Stimmate, totalmente coperto.
Attraverso il passaggio ad arco si accede quindi al corridoio delle Stimmate, interamente coperto, edificato tra il 1578 e il 1582.In questo corridoio si svolge, la giornaliera processione dell’ora nona. Il corridoio fu affrescato con alcuni episodi della vita di San Francesco. A circa metà del corridoio, si trova, sulla destra, una porta di accesso all’esterno dove giace il “letto” di San Francesco. Si tratta di una piccola grotta, dove il santo si accingeva a riposare sulla nuda terra; a causa della razzia della stessa terra della grotta nel corso degli anni, da parte di turisti e affini, fu successivamente posta una griglia ferrata di protezione sopra la terra stessa.
Il lato sinistro del corridoio è costeggiato da un sentiero esterno pavimentato e parallelo, al quale si accede ad altri luoghi di preghiera e di meditazione del santo come, ad esempio, il sasso spicco.
Proseguendo quindi tutto il corridoio fino in fondo, si giunge quindi all’antico Romitorio, quindi all’accesso della cappella delle Stimmate.
La cappella
Al fondo del Corridoio delle Stimmate, si giunge all’omonima cappella, il cuore del santuario, che fu eretta sul luogo dell’evento miracoloso, a navata unica e coperta da volta a crociera. Sul pavimento, è segnalato da una lapide il luogo dove sarebbe avvenuto il miracolo delle Stimmate.
Sulla parete di fondo, è posta una monumentale pala centinata, sempre in terracotta invetriata, raffigurante la Crocifissione, fra angeli, con ai piedi la Madonna, San Giovanni San Francesco e San Girolamo dolenti, eseguita nel 1481 da Andrea della Robbia.

La facciata principale del santuario francescano della Verna.