Nei nostri percorsi verso le città italiane dopo Roma e Firenze ci fermiamo ora in Umbria, indubbiamente una delle regioni più affascinanti della penisola, con piccoli borghi che nascondono tesori inaspettati.
Uno di questi è Orvieto, in provincia di Terni, di cui si hanno testimonianze fin dall’epoca etrusca, anche se una vera e propria fioritura avviene successivamente, nel XIII secolo.
Conosciuta soprattutto per il Duomo, tra i più grandiosi esempi di architettura gotica in Italia, Orvieto offre vari spunti culturali: oltre alle Chiese di Sant’Andrea, San Francesco e San Domenico, anche il Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria risalente al XVI secolo.
Nel 1263, durante una messa celebrata nella Basilica di Santa Cristina a Bolsena, si verificò il Miracolo del Sangue, e nel 1290 iniziò la costruzione del Duomo per dare una giusta collocazione alle reliquie del miracolo. Il progetto iniziale del Duomo prevedeva un’architettura romanica, anche se gli architetti successivi spostarono l’attenzione sulle forme gotiche ma solo nella seconda metà del 1500 i lavori vennero ultimati, grazie soprattutto all’apporto di Ippolito Scalza, che ideò tre delle quattro guglie oggi presenti.
Il Duomo, intitolato fin dalle origini a Santa Maria Assunta, si erge al centro della cittadina, e colpisce già da un primo sguardo per la sua imponenza: la maestosa facciata, con richiami gotici, che spicca per la sua maestosità e per l’armonia delle forme, ma anche gli interni, con tre altissime navate e un soffitto a capriate di legno, con dieci pilastri a dividere le navate e due grandi spazi per le cappelle laterali,la Cappelladel Corporale, la cui costruzione è attestata intorno al 1350, ela Cappelladi San Brizio, dedicata al santo patrono di Orvieto.
Per chi si trovasse a visitare Orvieto ad agosto, si ricordano l’apertura straordinaria dei musei statali per il giorni di ferragosto e l’evento Umbria Folk Festival che si terrà dal 21 al 26 agosto, una grande manifestazione di musica popolare.
E dopo le visite culturali e un pieno di buona musica sarà piacevole riposare all’ombra di un albero in uno degli agriturismi in Umbria ma, prima di salutare Orvieto, non si può tralasciare il Pozzo di San Patrizio, grande opera di ingegneria costruita nel XVI secolo da Antonio da Sangallo per volere di papa Clemente VII. Il pozzo venne progettato per fungere da riserva di acqua in caso di calamità naturali, e viste le somiglianze con l’omonimo pozzo irlandese, venne intitolato a San Patrizio.
Profondo 50 metri, per raggiungerne il punto più basso bisogna percorrere 248 gradini: vista l’aura magica e misteriosa che lo circonda è una delle destinazioni preferite dai turisti ed anche voi, potreste provare a gettare una moneta sul fondo, affidando alla buona sorte la realizzazione dei vostri desideri.