Le Isole Tremiti

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Le Isole Tremiti rappresentano l’unico arcipelago presente nel mar Adriatico, raggiungibili dal porto di Termoli tutto l’anno. Anticamente conosciute come isole Diomedee, dal dio greco Diomede, che secondo la leggenda fu trasportato sulle isole da una forte tempesta, mentre successivamente furono i Romani a chiamarle Tremiti, per indicare tre monti che spuntano dalle acque del mare all’orizzonte.

Solamente l’isola di San Domino e l’isola di San Nicola sono abitate, ci sono circa 300 residenti tutto l’anno, mentre d’estate le Isole Tremiti diventano superaffollate, grazie ai numerosi residence, hotel e villaggi turistici.

L’isola di San Domino è la più grande con circa 2,6 km di lunghezza e 1,7 km di larghezza. Qui si trovano la maggior parte delle strutture di accoglienza turistica, ma non ci sono molti ritrovamenti del passato, tranne quelli risalenti al Neolitico.

L’isola di San Nicola, al contrario, è la più importante dal punto di vista storico, si può visitare anche una necropoli, dove si trova la famosa tomba di Diomede e i resti di due domus romane. In quest’isola si trovano la maggior parte dei residenti e gli uffici principali.

L’isola di Capraia, detta anche Caprara, è disabitata, ma è possibile effettuare delle gite in barca per ammirare il cosiddetto Grottone o l’Architiello di Capraia, dove, secondo la leggenda, se una coppia si scambia una promessa d’amore si amerà per tutta la vita.

L’isola di Pianosa, chiamata così perché buona parte dell’isola viene sommersa durante le mareggiate, è anch’essa disabitata ed è la più orientale delle isole Tremiti. Fa parte della Riserva Marina delle Isole Tremiti, quindi è vietata la pesca, la navigazione e la balneazione.

Infine, il Cretaccio ha una particolare forma a mezzaluna e rappresenta la più piccola delle isole Tremiti, è lunga circa 400 m e larga 200 m. Per questo la maggior parte delle persone si riferiscono al Cretaccio come a uno scoglio molto grande. La leggenda racconta che durante le notti di tempesta si aggira su quest’isola un detenuto, che era stato qui decapitato, con la sua testa in mano, e che si potrebbero sentire le urla di una strega proprietaria di uno scoglio, definito “scoglio della Vecchia”, che si trova proprio lì vicino.

Il modo più comodo per visitare le isole è senz’altro dal porto di Termoli che garantisce un servizio tutto l’anno ma un modo diverso, di sicuro più interessante, è quello di percorrerle in barca a vela.
Come il servizio offerto da Storie di Mare, associazione che condivide la passione e il rispetto per il mare e che da la possibilità di vivere un’esperienza unica a diretto contatto con il mare.
Prima di lasciare il porto di Termoli per le Tremiti  è doverosa una sosta dai simpatici librai della Libreria Fahrenheit che suggeriscono, come compagno di viaggio, un libro alquanto suggestivo: Annibale. Un viaggio – di Paolo Rumiz – un libro sulla Storia e sugli uomini, sui viaggi, sulla curiosità di sapere.

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