La Passione di Sordevolo: uno spettacolo tra arte e spiritualità

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Dopo due anni di rinvii a causa della pandemia, la manifestazione teatrale del borgo biellese torna in scena dal 18 giugno al 25 settembre 2022

Articolo di Manuela Di Luccio

Siamo al Nord del Piemonte, vicino al confine con la Valle d’Aosta e nella cosiddetta Valle d’Elvo, un territorio caratterizzato da una valle aperta con ampi pascoli, alpeggi e rifugi alpini in quota. Peculiarità di questo territorio è la presenza di alcuni dei Santuari Mariani più grandi e antichi d’Italia, fra cui quello di Graglia e, poco distante, quello di Oropa.

Forse proprio la presenza di un forte sentimento religioso ha favorito il diffondersi del teatro corale di matrice cristiana: si chiama “La Passione di Sordevolo” ed è una rappresentazione di teatro popolare che va in scena a Sordevolo (Biella) da oltre 200 anni.

La Passione di Sordevolo: teatro popolare con due secoli di storia

La messa in scena ricostruisce la Passione di Cristo e i suoi ultimi giorni di vita, fino alla resurrezione, con due ore di spettacolo che a tratti toglie il fiato per la puntualità della narrazione, la bellezza dei costumi, la profondità dei dialoghi e per la scenografia curatissima che ti catapulta in un passato di 2000 anni fa.

La rappresentazione, che nel corso dei secoli si è legata profondamente a questo territorio alpino, viene messa in scena ogni cinque anni: l’ultima, nel 2015, ne aveva celebrato proprio il bicentenario.

La Passione di Sordevolo: spettacolo tra arte e spiritualità

Un murales presente nel borgo di Sordevolo che illustra la storica manifestazione (Foto © Manuela Di Luccio).

Le origini di questo teatro popolare restano un po’ avvolte nel mistero: quello che è sicuro è che tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, la Compagnia della Confraternita del Gonfalone recitava nel Colosseo un testo della Passione.

La prima edizione a stampa esce sempre a Roma nel 1500-1501. Il testo è del fiorentino Giuliano Dati e, nei secoli, è arrivato a Sordevolo grazie al legame degli Ambrosetti, importanti tessitori sordevolesi, con la curia papale o grazie alla Confraternita di Santa Lucia di Verdobbio, piccola frazione di Sordevolo, che era affiliata alla Confraternita del Gonfalone di Roma.

Lo stop del 2020 dovuto alla pandemia

Purtroppo anche per La Passione di Sordevolo, la pandemia ha fatto sentire il suo peso: l’appuntamento del 2020 è stato prima posticipato al 2021 e poi rinviato al 2022 per le preoccupazioni e la prudenza del comitato organizzativo. Finalmente è stato confermato che la manifestazione tornerà in scena dal 18 giugno al 25 settembre 2022, trasformando nuovamente Sordevolo in un teatro a cielo aperto.

Noi di TurismoVacanza abbiamo avuto l’occasione di prendere parte all’anteprima che si è svolta a maggio e siamo rimasti davvero colpiti dalla macchina organizzativa, un vero ingranaggio umano che da mesi si è rimesso in moto per offrire uno spettacolo ancora più bello.

Sordevolo e la religiosità diffusa

Il bello (e buono) di Sordevolo è proprio nella sua comunità che, di generazione in generazione, raccoglie il testimone di una tradizione che nei decenni ha fidelizzato tanti appassionati del genere e non solo perchè la Passione di Sordevolo è più di una rappresentazione storico-religiosa. È l’esperienza di una vicenda umana che dopo duemila mila anni non smette di affascinare, di generare domande e speranze.

Abbiamo parlato con alcuni membri dell’organizzazione, a partire dal Presidente Stefano Rubin Pedrazzo, che ci ha spiegato che l’associazione negli anni si è impegnata molto, anche economicamente, per garantire uno spettacolo degno del tema: l’imponente scenografia, infatti, è stata acquistata dalla compagnia con un prestito personale.

Ma, oltre all’ impegno economico, non certo poco gravoso, la vera risorsa di questo evento è il fattore umano. Intorno a questa tradizione, ruotano circa 400 attori e 300 tecnici dietro le quinte, le prove iniziano mesi prima e fungono da collante fra i partecipanti creando un’atmosfera di grande entusiasmo, collaborazione e amicizia che sostiene un lavoro conteggiato in 86 mila ore.

Cast de La Passione di Sordevolo

Il cast impegnato nell’edizione 2022 de La Passione di Sordevolo (Foto © Manuela Di Luccio).

La Passione è rappresentata in un anfiteatro all’aperto di circa 4 mila metri quadrati che ospita l’arena dello spettacolo e una tribuna coperta che contiene 2500 persone.

L’anfiteatro di Sordevolo

L’anfiteatro è un meraviglioso esempio di scenografia architettonica che riproduce i luoghi della Passione – il Cenacolo, l’Orto degli Ulivi, il Sinedrio, il Pretorio di Ponzio Pilato e il monte Calvario – offrendo uno spettacolo suggestivo e verosimile.

A ogni rappresentazione i visitatori totali sono circa 36 mila e la maggior parte coglie l’occasione per visitare un territorio interessante, ideale per un turismo slow, a contatto con la Natura e sapori locali.

Fra le attività da svolgere, in primis consigliamo la visita al Museo di Sordevolo, dove il visitatore potrà ammirare i documenti inerenti la storia della Passione di Sordevolo, raccolte di filmati, fotografie, ricostruzioni virtuali, testi ed oggetti che illustrano il glorioso passato di questa Sacra rappresentazione di teatro popolare.

Perchè visitare il borgo di Sordevolo

Il secondo consiglio è di visitare Sordevolo, un borgo incastonato nella Riserva del Monte Mars, battezzato anche “borgo fiorito” per la cultura dei fiori che adornano le vie del paese. Si “affacciano” dai balconi e rendono magnifici i giardini di alcune ville storiche come Villa Maia, Villa Sorriso e Villa delle Rose. Il Rododendro, in particolare, qui vive una fioritura eccezionale, in formato extralarge.

Il terzo consiglio, naturalmente, è quello di immergersi nel paesaggio naturalistico che toglie il fiato guardando dalle prime vette alpine verso la grande vallata, in un susseguirsi di dolci colline, su cui è possibile fare trekking o lunghe passeggiate.

Sordevolo offre paesaggi naturalistici di grande bellezza (Foto © Manuela Di Luccio).

In ultimo, come non lasciarsi tentare dalle tipicità locali, formaggi in primis, ma anche una succulenta polenta concia.

Un territorio, quello di Sordevolo, ricco di spiritualità e di cultura. Quello che era il territorio di villeggiatura di Piergiorgio Frassati (originario di Pollone, Comune confinante con Sordevolo), ma anche di Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Benedetto Croce e molti altri protagonisti del secolo scorso vuole tornare, grazie anche alla Passione, al centro dei grandi itinerari turistici nazionali.

Per conoscere ulteriori dettagli e le singole date della rappresentazione della Passione, potete consultare il sito ufficiale a questo link: www.passionedisordevolo.com

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