Incontriamoci a Borgo a Mozzano!

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Siamo nella provincia di Lucca, nel pieno della pianura toscana, circondata da monti e colline. Il comune di Borgo a Mozzano si trova nella Valle del fiume Serchio, a cavallo della quale sorge il monte Bargiglio: sulla sua cima, resistono i resti di un’antica torre di segnalazione che veniva chiamata “L’Occhio di Lucca“, poiché la sua posizione geografica consentiva di controllare Lucca, appunto, e le cittadine confinanti di Castiglione Garfagnana, Bagni di Lucca e Brancoli. La cima è raggiungibile da un comodo sentiero in circa 10 minuti.

Come richiamato dallo stemma del comune e dal nome stesso, l’origine del paese è medievale. In quanto tale, è ricco di monumenti, luoghi di interesse artistico e culturale e curiosità che nascono e vengono tramandate solo nei luoghi nei quali la cultura delle streghe si è fatta strada.

Perché diciamo questo? Perché Borgo a Mozzano è famoso per il c.d. Ponte del Diavolo, alla storia Ponte della Maddalena, un’opera imponente risalente al XII-XIII secolo, fatto costruire dalla contessa Matilde di Canossa -quella dell’umiliazione dell’imperatore Enrico IV, che attraversa il fiume Serchio con tre arcate asimmetriche, alle quali, nei primi anni del Novecento, fu aggiunto un nuovo arco, per consentire la costruzione della ferrovia. La leggenda vuole che il costruttore, non riuscendo ad innalzare l’arco maggiore per terminare l’opera, supplicò l’aiuto del Diavolo. Questi concesse la sua collaborazione, in cambio della prima anima che avesse attraversato il ponte. Grazie al Diavolo, così, il ponte fu costruito in una sola notte. Astutamente, il costruttore mandò un cane a correre su per il ponte ed il diavolo, ormai ingannato, scomparve nelle acque del fiume Serchio accontentandosi dell’anima di una bestiola.

Legata al Ponte è la particolare festa di Halloween che, da ormai 17 anni, ha preso piede, tanto da far registrare circa 40.000 visitatori ogni anno. L’evento si svolge all’interno del paese tra le vie del centro storico. Molteplici sono le leggende, le storie, le fantasticherie ed i misteri che costellano il territorio della Lucchesia e il successo della festa deriva anche da questo. Prima fra tutte la leggenda della nobildonna Lucida Mansi, che, in cambio di trent’anni di bellezza, patteggiò la sua anima con Satana. Ogni anno, viene riproposta la leggenda con il passaggio di entrambi attraverso il centro storico, in un corteo di demoni e sputafuoco. Alla fine del corteo, in una tetra rappresentazione, l’anima di Lucida viene fatta cadere dall’arcata maggiore del Ponte del Diavolo, fino a sprofondare nel fiume sottostante, rappresentante gli inferi. Attrazione della serata è anche il “Passaggio del Terrore”, un percorso horror-thriller, costituito da più di dieci scenografie, dove attori di tutte le età interpretano personaggi di fantasia. Oltre al “Passaggio del Terrore” si trovano in tutto il paese altri spettacoli di vario genere.

Ma Borgo a Mozzano è attivo con eventi di vario tipo in ogni stagione dell’anno: dalla notte dei mostri di autunno ci spostiamo in primavera, quindici giorni dopo la celebrazione della Pasqua, con la “Baldoria”. È un’antica festa che si tiene in realtà nel piccolo paese di Cerreto, sovrastante Borgo a Mozzano, per festeggiare l’inizio della primavera e la fine dell’inverno con un grande falò costruito intorno alla torre campanaria. La tradizione vuole che gli abitanti del paese portino fascine di ulivo, rami di scopa e altri legni secchi nella piazza della chiesa, dove vengono ammassati e poi bruciati nella serata della Baldoria. Dopo l’accensione, si crea una suggestiva colonna di fuoco che circonda il campanile e lambisce le case. Esiste anche la variante biennale: la festa, infatti, si arricchisce, in questa occasione, di una bellissima illuminazione del paese, attraverso lumini appesi lungo tutta la collina circostante.

E arriviamo alla stagione delle feste e delle sagre alimentari, l’estate. Anche Borgo a Mozzano ha il suo “Festival della Birra”, ora divenuto solo “Festival” di Borgo a Mozzano: è una rassegna enogastronomica che si svolge nel mese di luglio di ogni anno, presso il Campo Sportivo del paese. Il festival offre, oltre alla gastronomia italiana, anche quella tedesca, pizzeria, ristorante e paninoteca. Tutti i giorni, inoltre, sono garantite la musica, con un’area liscio e una dedicata all’intrattenimento rock, e la birra, con oltre trenta tipologie differenti, sparse nei vari stand.

Vi abbiamo dato quattro buone ragioni per andare a fare un giro in questo paesino e perdervi anche tra le architetture storiche, religiose e culturali che, come in ogni borgo medievale che si rispetti, lo riempiono. Citiamo, tra le tante:

  • il Convento di San Francesco: gode di una vista stupenda sul paese sottostante, di un orto ampio con un antico pergolato e con un bosco ombroso di lecci. Entrando ci troviamo all’interno di un antico chiostro, ampio cortile porticato con spaziose arcate, e al centro del cortile è situata una cisterna d’acqua. Abitato fino agli anni ottanta dai frati minori francescani, dal 1983 è passato in comodato alla Fraternita di Misericordia di Borgo a Mozzano che vi ha realizzato il centro accoglienza anziani.
  • la Linea Gotica: linea difensiva tedesca nella Seconda Guerra Mondiale, che si estendeva per oltre 320 chilometri tagliando la penisola italiana dalla valle del fiume Magra a Pesaro con l’obiettivo di rallentare l’avanzata degli alleati. Borgo a Mozzano è l’unico sito in grado di mostrarne una visione completa, dato lo stato di conservazione eccellente. Furono, inoltre, numerose le fortificazioni, i bunker, le gallerie, le valli anticarro e i campi minati, tutte opere scavate nella roccia, che mantengono ancora oggi il loro aspetto originario. L’intera opera fu portata a compimento dall’Organizzazione Todt, l’impresa di costruzioni che operò, dapprima nella Germania nazista, e poi in tutti i paesi occupati dalla Wehrmacht, che utilizzò circa 15.000 operai, alcuni reclutati sul posto come volontari ed altri coatti, catturati durante la guerra. Il piccolo paese di Anchiano, poco distante dal Borgo, fu utilizzato pure come campo di concentramento, da cui transitavano i deportati per la Germania. Un apposito comitato organizza visite guidate presso le piazzole, i bunker e le gallerie.
  • il Museo della memoria ed il Museo civico di Borgo: il primo è stato istituito nel 2005 per raccogliere i reperti bellici e i documenti relativi alla costruzione della Linea Gotica, nella Valle del Serchio, nel territorio di Borgo a Mozzano. Il comitato per il recupero e la valorizzazione delle fortificazioni organizza visite guidate ai manufatti sparsi sul territorio, che rappresentano esemplari unici di ingegneria militare. Esiste anche un distaccamento in piazza Marconi, il c.d. museo civico di Borgo, che conserva molti oggetti antichi ornamentali, strumenti antichi, monete e vasellame, manufatti di epoca preistorica, etrusca, romana e ligure e che ha lo scopo di presentare ed ampliare la conoscenza del territorio a livello culturale e storico.
  • l’Osservatorio astronomico: una struttura pubblica che sorge presso il paese della Cune nel comune di Borgo a Mozzano. Più precisamente, l’infrastruttura è stata realizzata su una collina (il Monte Agliale) a circa 750 metri di altezza nella frazione della Cune. L’edificio telescopico consiste in un tetto scorrevole, con la relativa stanza alloggiata con la strumentazione. Accanto a questo, troviamo un secondo immobile destinato a sala conferenze e riunioni. Le attrezzature appartengono al GRA (Gruppo Ricerche Astronomiche), mentre la gestione della struttura è affidata ad un comitato costituito da rappresentanti del comune di Borgo a Mozzano. Dall’osservatorio sono state effettuate diverse scoperte di asteroidi e supernove, oltre che l’analisi e l’osservazione di comete.

Beh, sicuri di avervi incuriositi un po’, non ci resta che dirvi che Borgo a Mozzano si raggiunge in auto, con la A12 Firenze-Mare, con uscita al casello di Lucca e proseguendo con la statale 12 in direzione di Modena per 23 chilometri; in treno, con la linea ferroviaria Lucca-Aulla, fermandosi alla stazione di Borgo a Mozzano e in bus, con le linee locali C.L.A.P. e F.lli Lazzi, partendo da Lucca…ci vediamo lì!

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