Il Brent de l’Art nelle Prealpi Bellunesi

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Avventurarsi nel canyon millenario del Veneto

Non c’è bisogno di recarsi negli Stati Uniti per visitare un canyon perché anche in provincia di Belluno ce n’è uno piccolo ma molto suggestivo, il Brent de l’Art.

Il nome Brent deriva dal dialetto bellunese “Brenta” che rappresenta il corso di un torrente verso la valle: il canyon, infatti, si è formato circa 8-10 mila anni fa per via dell’azione del fiume Ardo (Art in dialetto) e delle acque meteoritiche che, scavando nella roccia calcarea, hanno creato degli strati diversi di roccia dal colore rosso, per via della presenza di ferro e bianco, costituiti da sabbie calcaree cementate.

Cosa fare presso il Brent de l’Art

Il Brent de l’Art è un luogo tranquillo in cui trascorrere una piacevole giornata avvolti nella natura in qualsiasi stagione dell’anno, non dimenticandosi di immortalare in meravigliosi scatti la magia del posto.

Il luogo è ideale per tutti gli amanti di cayoning (torrentismo) per scoprire le gole del canyon in diversi percorsi: uno di questi consente di inoltrarsi nel canyon per osservare da vicino i colori caratteristici e le striature delle rocce. Un altro permette di addentrarsi fra le gole strette, che si alternano a pozze di acqua, fino a raggiungere una piccola cascata sotto la quale l’acqua è così limpida che ci si può godere qui una piccola pausa (e volendo un bagno rimanendo con la muta da canyoning, dato che l’acqua è fredda anche in estate).

Il canyoning è uno sport molto affascinante che, tuttavia, è consigliabile svolgere con una guida professionista considerando che il flusso e la portata del torrente possono essere diversi in base alle stagioni.

Come raggiungere il Brent de l’Art

Per raggiungere il Brent de l’Art per una gita fuori porta o una passeggiata di poche ore, adatta anche ai bambini (che sappiano camminare, dato che non si possono portare passeggini) bisogna partire dal paese di Trichiana seguendo le indicazioni per Passo San Boldo, un collegamento fra le province di Belluno e Treviso costruito nel 1918 in soli 100 giorni, che oggi è uno dei valichi più importanti del Veneto.

Quindi, giunti nella frazione di Sant’Antonio di Tortal, girando a destra ci si imbatterà in una strada di campagna che culmina in un parcheggio in cui si potrà lasciare la macchina per procedere a piedi per il sentiero.

Dopo circa un quarto d’ora di cammino nei boschi, si giunge ad un grazioso ponte di legno, il punto panoramico per osservare il canyon con i suoi bei colori e il torrente.

Oltre al trekking si potranno fare giri in bicicletta o, in inverno, delle ciaspolate: in questo periodo dell’anno il luogo è ancora più scenografico perché si ricopre di ghiaccio (ma in questo caso il trekking è consigliato a chi sia esperto in queste condizioni).

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