I siti UNESCO in Sicilia: 10 bellezze da conoscere

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Conoscere le meraviglie del mondo, sia sotto l’aspetto naturale che artistico e culturale vuol dire curarle, promuoverle e trasferirle alle generazioni future perché ne possano godere al meglio. È questo il compito principale dell’UNESCO che svolge una missione diventata ormai insostituibile in tutto il mondo

L’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di siti UNESCO e la Sicilia non fa eccezione; le sue attrazioni storiche, archeologiche, ambientali e culturali sono celebri e lasciano senza fiato qualunque viaggiatore.

10 siti UNESCO in Sicilia: non solo monumenti

Sia che raggiungiate l’isola in aereo sia che prendiate un traghetto per attraversare lo stretto di Messina, i siti UNESCO siciliani saranno lì ad aspettarvi. Continuate a leggere e vi diremo perché sono stati considerati meritevoli di un riconoscimento così prestigioso.

Valle dei Templi di Agrigento

È una delle aree archeologiche più famose al mondo, scoperta verso la fine del Settecento e che testimonia un’antica grandezza. La Valle dei Templi di Siracusa abbaglia con l’imponenza dei suoi monumenti, espressione dell’architettura ellenica siciliana, incorniciati da mandorli in fiore e da un’atmosfera carica di energia.

Il simbolo di questo sito UNESCO, che comprende i templi degli dei, la zona delle necropoli e dei santuari extra-moenia, è rappresentato dalle quattro colonne del tempio dei Dioscuri, i due gemelli Castore e Polluce che, secondo la leggenda, nacquero dall’unione di Giove con la regina di Sparta.

Se il tempio di Zeus Olimpico (Giove), costruito nel V secolo, colpisce per i giganteschi Telamoni (statue con sembianze umane), il tempio della Concordia, è quello meglio conservato. Molto più recente è la statua di Icaro, opera dello scultore polacco Igor Mitoraj.

Il tempio di Eracle è quello più antico del comprensorio ma, dopo gli eventi bellici e probabilmente dopo un terremoto, oggi conserva solo 8 delle 38 colonne originarie. Da vedere anche i templi di Esculapio, di Vulcano, di Giunone (Hera Lacinia) e la tomba di Terone.

Villa Romana del Casale

Non poteva non entrare nel novero dei siti UNESCO della Sicilia la Villa del Casale, un edificio risalente alla tarda età imperiale e rinvenuta da scavi archeologici nell’Ottocento. Nonostante oggi la villa sia stata ristrutturata e riveli molto della sua bellezza originaria, tante cose sono state rubate nel corso dei secoli.

Si caratterizza per l’eleganza e l’opulenza degli elementi architettonici, per i suoi mosaici, i pavimenti policromi ma anche per la presenza di alcune strutture atte alle attività agricole per la produzione di olio, vino, cereali e allevamento di animali.

Una curiosità riguarda la realizzazione dei mosaici che, secondo gli studiosi, furono opera di artigiani africani legati ai centri di Cartagine, Hippona e Caesarea.

L’Etna tra i siti siciliani UNESCO

L’UNESCO ha inserito l’Etna tra i siti naturali Patrimonio dell’Umanità il 21 giugno 2013 attribuendo la scelta alle sue “peculiarità geologiche di rilevanza planetaria”.

Il vulcano siciliano, infatti, è uno dei più attivi al mondo e suscita emozioni contrastanti. Da un lato conquista per la sua imponenza (è il vulcano più alto d’Europa con 3327 metri d’altezza e un diametro medio basale di 40 km), dall’altro per le sue eruzioni scenografiche che possono far paura e lasciano con il fiato sospeso.

In estate si possono visitare i suoi crateri attivi nelle aree sommitali mentre, in inverno, accoglie diversi sport sulla neve. Le escursioni a piedi, immersi nella natura del Parco dell’Etna, offrono un paesaggio da fiaba tra contesti lunari, colate laviche secolari, grotte e fumarole attive.

Etna

Siracusa e Necropoli Rupestri di Pantalica

Chi non conosce l’immagine del teatro di Siracusa? Oltre ad essere la più grande e la più bella città greca, secondo Cicerone, Siracusa oggi è anche una delle più vivaci e contemporanee. Storia, arte e una variegata ricchezza architettonica si uniscono alla necropoli rupestre di Pantalica situata a 50 km e comprendente tombe del XII secolo a.C..

Città Barocche del Val di Noto

È anche il Barocco siciliano ad aver conquistato i componenti della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Parliamo di un movimento architettonico che attraversa diverse località e che non si può saltare quando decidiamo di fare un viaggio in Sicilia.

Si parte da Noto che, nel ‘700, fu ricostruita dopo il terremoto della Sicilia orientale del 1693 e che offre la splendida cattedrale. Ci si sposta, poi nelle otto cittadine di Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli tutte ricostruite dopo il 1693 seguendo i dettami del tardo Barocco.

Cattedrale di Noto

Percorso Arabo-Normanno da Palermo a Monreale e Cefalù

Sono nove le tappe che costituiscono il percorso Arabo-Normanno inserito dall’UNESCO tra i patrimoni siciliani dell’Umanità. Il percorso comprende chiese, palazzi e altre costruzioni che rivelano un’armonica fusione di civiltà  islamiche, occidentali e bizantine.

Isole Eolie, un paradiso naturale

Natura, mare meraviglioso, fondali da sogno e un’identità specifica per ciascuna delle sette Isole Eolie hanno reso celebre nel mondo questo arcipelago a largo della costa settentrionale della Sicilia. Alicudi, Filicudi, Lipari, Salina, Vulcano, Panarea e Stromboli non sono solo una meta per le vacanze ma rappresentano un sito unico per gli appassionati di vulcanologia e geologia. Spesso poco citati, sono anche i 5 isolotti presenti nell’arcipelago eoliano: Basiluzzo, Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca.

Dieta Mediterranea

La Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio immateriale mondiale dell’Umanità nel 2010 per la sua validità in fatto di nutrizione ma anche perché sintetizza duemila anni di storia e di contaminazioni tra culture diverse.

La Sicilia è una delle regioni dove questo “Stile di vita” si esprime al meglio grazie a prodotti tipici e genuini come l’olio d’oliva, i cereali, la frutta fresca e secca, il pesce, i mieli, i latticini e la poca carne.

Vite ad Alberello di Pantelleria

Un altro riconoscimento in ambito enogastronomico è stato assegnato dall’UNESCO alla pratica della coltivazione della vite ad alberello che viene pratica solo a Pantelleria. Tale metodologia è unica al mondo ed è strettamente legata all’ambiente pedoclimatico e alle tradizioni pantesche tramandate di generazione in generazione.

L’Opera dei Pupi

Tutti conosciamo i pupi siciliani, li abbiamo comprati durante una vacanza in Sicilia o ci sono stati regalati ma probabilmente non abbiamo mai riflettuto sulla lunga storia che si nasconde dietro la loro realizzazione.

L’Opera dei pupi, infatti è una vera arte legata al teatro di marionette diffuso in Italia e in particolare in Sicilia agli inizi del 1800 e che l’UNESCO ha definito capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità. Richiama i poemi della letteratura francese medievale, raccontando di duelli tra i cavalieri e i mori con queste marionette che rappresentano la voglia di riscatto sociale.

Pupi Siciliani

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