Guida per un weekend da Milano a Roma, passando per Bologna

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Avete mai pensato di visitare Milano, Bologna e Roma in un solo weekend? Potrebbe sembrare una missione impossibile ma non lo è per noi viaggiatori incalliti che amiamo le sfide. Tre città tra le più belle d’Italia, seppure tanto diverse tra loro, ci regaleranno emozioni diverse e tutte affascinanti.

Da venerdì a domenica sarebbe impossibile approfondire la conoscenza di tre Capitali dell’arte, della moda e del divertimento ma proviamo a delineare un itinerario che consenta almeno di “gustarci” qualche boccone di cultura e svago. D’altra parte chi ama il viaggio sa organizzarsi al meglio, si spostarsi anche con i mezzi pubblici, evita tempi morti e non perde di vista il divertimento e il relax.

Grazie all’alta velocità ferroviaria è possibile spostarsi tra queste tre città davvero rapidamente; basti pensare che il tempo di percorrenza medio da Milano Centrale a Roma Termini è di 3 ore e mezza e l’incantevole Bologna è situata proprio a metà strada.

Una volta pensato l’itinerario, qui potete trovare i biglietti dei treni per andare da Milano a Roma, prenotato i vari posti dove dormire, non resta che preparare la valigia e partire. Il bagaglio è fondamentale per assicurare la comodità del viaggio: non esagerare, preferire indumenti poco ingombranti ed evitare il superfluo. Stiamo andando in grandi comuni italiani, non c’è nulla che non potremo comprare in caso di necessità!

Milano: la città dei sogni

La nostra avventura inizia a Milano, forse la città del Bel Paese che più ricorda le grandi metropoli europee per essere il centro dell’economia ma anche per l’imponenza della sua architettura, la larghezza delle grandi arterie stradali, per l’affollamento di persone di ogni genere. Su eventi, tendenze, moda e lifestyle, Milano è sempre un passo avanti.

Il nostro venerdì inizia di mattina con la visita al centro storico, facilmente raggiungibile dalla stazione centrale ma anche da altre parti grazie a una fitta rete di autobus e metropolitana.

Duomo di Milano, tappa irrinunciabile

Duomo di Milano

Fare colazione ammirando lo splendida Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, meglio conosciuta come Duomo di Milano, è la cosa che non ci possiamo perdere.

Probabilmente, alcuni locali sulla piazza saranno costosi per il servizio al tavolo quindi, per evitare inutili salassi e per maggiore rapidità, optiamo per il classico cappuccino e cornetto al bancone.

Dedichiamo alla visita del Duomo circa un paio d’ore o anche meno, se non vogliamo seguire visite guidate. Qui ogni cosa lascia senza fiato, dalla facciata di Pellegrino Tibaldi del 1580 a cui lavorarono – tra gli altri – anche Leonardo da Vinci e Donato Bramante, all’interno della Chiesa. La pianta a croce latina, con un piedicroce a cinque navate, viene inondata da fasci di luce provenienti da finestroni tra cui si scorge lo stemma di Gian Galeazzo Visconti.

Non potremo dire di aver visitato Milano se non proviamo l’esperienza del panorama mozzafiato dalla terrazza del Duomo dove possiamo immaginare di toccare la Madonnina, simbolo non solo religioso ma anche di appartenenza alla città, un po’ come San Luca a Bologna oppure il Colosseo a Roma.

Galleria Vittorio Emanuele.

Lasciato il Duomo ci incamminiamo lungo strade che raccontano di una storia antica, ma non prima di aver ammirato la Galleria Vittorio Emanuele (con ingresso proprio su piazza Duomo). Attraversando la Galleria si spunta su Piazza della Scala, sede dell’omonimo Teatro nato dalla demolizione della Chiesa di Santa Maria alla Scala nel XVIII secolo, e di Palazzo Marino.

Anche se non siamo patiti dello shopping, il Quadrilatero della Moda (Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Via Verri) è una tappa immancabile; scopriremo un mondo a noi lontano fatto di lusso, glamour e clienti danarosi.

Si sarà fatta ora di pranzo e non c’è che l’imbarazzo della scelta con una proposta gastronomica per tutti i gusti. Ristoranti, bistrot, fast food, locali etnici, bar che offrono piccola ristorazione: scegliamo in base ai nostri gusti e alle nostre tasche ma concediamoci anche una dolce coccola finale e un caffè corroborante per proseguire il cammino.

Da Via Manzoni, camminando su Via Verdi, si raggiunge il quartiere di Brera che si riconosce immediatamente per la pavimentazione a ciottoli e per l’eleganza delle sue boutique, gallerie, atelier e ristoranti. Se vogliamo rituffarci nell’arte facciamo un salto alla Pinacoteca di Brera, situata accanto all’Accademia di Belle Arti, che vanta una delle collezioni più importanti d’Italia: valutiamo il tempo a disposizione perché la visita completa dura circa 3 ore.

Per evitare di stancarci eccessivamente, scegliamo di fare solo altre tre tappe milanesi. La prima è alla Basilica di Santa Maria delle Grazie che custodisce il famosissimo Cenacolo Vinciano e la cui visita va prenotata almeno 2-3 settimane prima. Tornando su Via Carducci, si arriva alla Basilica di Sant’Ambrogio che i milanesi forse amano quasi più del Duomo perché qui riposa Sant’Ambrogio, vescovo e patrono della città. In questa chiesa si trova anche la Colonna del Serpente con una scultura in bronzo a cui si dirigono le preghiere dei devoti.

La terza e ultima tappa della prima giornata è alle Colonne di San Lorenzo (ci si arriva attraverso Via De Amicis, partendo da Sant’Ambrogio). Nella piazza ricca di locali possiamo prenderci un aperitivo e immergerci in un’umanità festosa ed eterogenea.

A questo punto bisogna scegliere: ci dirigiamo verso i Navigli per cenare prima di restare a dormire a Milano oppure saliamo sul primo treno e raggiungiamo Bologna per una suggestiva cena sotto i portici? Noi optiamo per questa seconda opzione; il viaggio in treno di circa un’ora ci farà riposare dalla lunga giornata e saremo pronti  per una passeggiata nel Medioevo.

Visitare Bologna in un giorno: la “La dotta”, “La grassa”, “La rossa”

Sede di una delle Università più prestigiose d’Europa, patria di una cucina dai sapori forti e decisi e caratterizzata dal rosso dei suoi tetti, Bologna è un piccolo gioiello medievale che negli ultimi trent’anni ha compiuto un salto incredibile a livello economico e sociale.

Portici bolognesi.

Resiste ancora il mito della Bologna delle antiche osterie dove ci si incontra in lunghi tavoli conviviali, si brinda con un bicchiere di buon vino e si gustano tortellini, tagliatelle, tigelle e crescentine.

Sicuramente qualcosa è cambiato e quella giovialità non è così scontata e sincera ma la città ha mantenuto l’attitudine alla vita gaudente e all’ospitalità, diventando cosmopolita e all’avanguardia. Inoltre come l’Emilia Romagna in generale, anche la città delle Due Torri ha il pregio di tutelare e saper promuovere il suo patrimonio storico e culturale così come le tradizioni enogastronomiche. Non è un caso che ci sia stata un’esplosione del turismo e della ristorazione con locali in ogni angolo e con ogni genere di cucina.

La stazione di Bologna Centrale è pochi passi dal cuore della città. Per giungere alla celebre Piazza Maggiore si percorre a piedi Via Indipendenza accompagnata dai portici e fiancheggiata da ambo i lati da negozi, boutique , bar e pasticcerie.

All’inizio di via Indipendenza, in corrispondenza di Piazza XX Settembre, si estende l’antico Parco della Montagnola, un polmone verde che dal venerdì pomeriggio al sabato sera è sede di uno dei mercati storici della città che attira visitatori da tutte le regioni vicine.

Lungo il percorso per raggiungere “Piazza Grande” si incontrano la statua di Garibaldi a cavallo e la cattedrale di San Pietro, più piccola della Basilica di San Petronio ma altrettanto ricca di arte e misticismo. Al termine di via Indipendenza, superato l’incrocio tra via Ugo Bassi e via Farini, si erge la suggestiva statua del Nettuno, dello scultore Giambologna, al centro di una fontana recentemente restaurata. Nell’omonima piazza si trovano Sala Borsa e Palazzo Re Enzo, spesso sede di eventi prestigiosi che lo rendono fruibile alla cittadinanza.

Provenendo da Milano, la luce del giorno avrà lasciato il posto a quella dei lampioni e, depositato il bagaglio in albergo o in una delle migliaia strutture ricettive presenti (B&B, Residenze, case vacanza) è arrivato il momento di pensare alla cena. Fermiamoci in una delle tante trattorie del centro, oppure in uno dei cocktail bar in via Delle Pescherie Vecchie che pullulano di giovani entusiasti del titillare dei loro calici, tra un finger food e una tartare anche a base di pesce.

Proprio nel cuore della città può iniziare il nostro sabato: calziamo scarpe comode e prepariamoci ad affrontare una folla di persone. Il sabato e la domenica, infatti, le tre arterie centrali (Via Indipendenza, Via Ugo Bassi e Via Irnerio) vengono chiuse al traffico (con i T Days non circolano nemmeno i mezzi pubblici) e si può passeggiare serenamente, fare shopping, prendere un caffè nei vivaci bar (provare il Caffè Terzi in via Oberdan, piccolo ma con miscele di altissima qualità), oppure girare tra le bancarelle del Mercato della Montagnola.

Piazza San Francesco

Non lasciano indifferenti la maestosa Basilica di San Petronio, il già citato Palazzo Re Enzo, il Palazzo del Podestà, le due Torri degli Asinelli (che si può visitare) e Garisenda e l’incantevole piazza San Francesco che si raggiunge attraversando l’altrettanto bella Piazza della Mercanzia, sede della storica Camera di Commercio. Mano allo smartphone perché l’effetto ottico è sorprendente. In fondo alla piazza lastricata di ciottoli, tra artisti di strada e gente seduta ai tavoli dei bar ma anche sui marciapiedi, c’è una chiesa o meglio le Sette Chiese, perché in origine furono progettate sette piccole chiese attaccate. Entrateci e ascoltate la pace interiore che il luogo trasmette.

In una sola giornata è preferibile restare in centro storico, lasciando la visita a San Luca oppure al Fico Eataly World (il Parco Agroalimentare in periferia) ad un’altra occasione. Meglio intrattenersi in qualche museo come il MAMbo Galleria d’arte Moderna (via Don Minzoni 14), la Pinacoteca Nazionale (via Delle belle arti 56), il Museo Civico Medievale (all’interno di Palazzo Ghisilardi) e il Museo Civico Archeologico. Cosi passeremo il pomeriggio, fino a tornare in stazione per un treno in direzione Roma! Ceneremo in una trattoria tipica, lasciandoci abbracciare dal fascino millenario della Città Eterna.

Visitare Roma in un giorno

Il titolo di questo paragrafo è provocatorio perché per conoscere la Capitale non basterebbero anni. Roma è tanto ricca come la storia che l’ha accompagnata, tanto gloriosa quanto gli eventi che ha accolto, tanto contraddittoria quando irresistibile. Forse, con Napoli, è la città più criticata in Italia e nel mondo ma quella che non si può fare a meno di amare in modo viscerale. Chi parla male di queste due città è perché non c’è mai stato e questo è un reato.

Cenare a Roma? Non è difficile mangiar bene

A Roma c’è una bellezza che rapisce già con una semplice passeggiata; gli occhi non smettono di ammirare e il cuore non smette di emozionarsi. Ce ne accorgiamo proprio nel nostro sabato sera entrando in una delle trattorie tipiche per gustare la tipica tradizione romanesca. L’accoglienza è verace, quasi esagerata, i gesti sono genuini e popolari ma mai volgari o irrispettosi.

Come scegliere il locale giusto? Non è difficile perché a Roma si mangia bene quasi dappertutto, osserviamo prima i prezzi magari, per evitare brutte sorprese. Un consiglio è quello di lasciare a casa idee strane sulla dieta, qui è abolita, e non facciamo i sofisticati o gli schizzinosi, qui la cucina è genuina, semplice e diretta!

Il dopo cena è romantico e rilassante. Dovunque ci troviamo è un museo a cielo aperto e, fino a notte tarda, c’è gente per strada, locali aperti e tanta vivacità.

Turismo rapido nella Città Eterna

Fontana di Trevi

Con la domenica inizia l’ultimo giorno del nostro viaggio il cui itinerario è semplice: Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Piazza Venezia e i Fori Imperiali, sono le cose che assolutamente dobbiamo vedere. Ci sarebbe molto altro ma sicuramente ci verrà voglia di tornarci e ci sarà tempo.

Da qualche giorno si è diffusa la notizia che è vietato bivaccare e addirittura sedersi su gradini della Scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna e benchè non siano mancate le critiche è una scelta importante e coraggiosa per salvaguardare e valorizzare un’opera d’arte importantissima. Godiamocela tutta e poi facciamo una passeggiata nei dintorni.

La tappa successiva è un’altra destinazione importante, dal punto di vista architettonico e storico Piazza Venezia con l’iconica Fontana di Trevi diventata famosa nel mondo grazie alla Dolce Vita di Federico Fellini.

Colosseo

Impossibile non percorrere i Fori Imperiali e raggiungere il famoso Colosseo, simbolo della Capitale e inserito dall’UNESCO tra i siti Patrimonio dell’Umanità. Si può visitare pagando un biglietto che si può estendere anche ai vicini Palatino e Foro Romano.

È arrivato il momento di ripartire. Stanchi? Sicuramente no perché quando si viaggia la ricchezza umana e l’adrenalina sono talmente totalizzanti che forse la stanchezza si sentirà il giorno dopo.

RIMANIAMO IN CONTATTO!

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