Cosa vedere a Carovigno, alla scoperta del borgo brindisino tra mare, cultura ed enogastronomia

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Un gioiello di origini millenarie tra la Valle d’Itria e il Salento settentrionale, costellato da colline e uliveti secolari. La sua suggestiva costa merlata è bagnata da un mare cristallino con spiagge insignite della Bandiera Blu ma l’antica “Carbina” offre molto di più a livello turistico, in tutte le stagioni dell’anno

Carovigno, in provincia di Brindisi, è un borgo di antiche origini incastonato tra mare e colline, tra distese di ulivi secolari e viti rigogliose. Nonostante la sua costa offra bellissime spiagge e un mare premiato con la Bandiera Blu, questo gioiello pugliese ha tanto da offrire in tutte le stagioni sotto il profilo della cultura, della storia, dell’archeologia, della geologia e dell’enogastronomia.

Situato tra la Valle d’Itria e il Salento settentrionale, Carovigno – storicamente chiamato Carbina – accoglie il visitatore con un centro storico da cartolina, fatto di case in pietra dipinte di calce bianca e suggestive porte di accesso. Nei suoi dintorni, fino a Torre Guaceto, spiccano le torri di avvistamento che sorvegliano la costa e raccontano di epoche in cui la città era minacciata da invasori provenienti dal mare.

Cosa vedere a Carovigno, dove mangiare e dove dormire

La Torre aragonese nella località di Torre Santa Sabina (Foto © TurismoVacanza).

L’importante attività istituzionale di Pugliapromozione

Abbiamo conosciuto Carovigno grazie al tour Puglia Food Ambassadors, finanziato dall’Agenzia del Turismo Puglia promozione, su proposta del Consorzio Albergatori di Carovigno e con l’organizzazione di Dabby, un tour operator locale che – da due generazioni – fa scoprire questo e altri angoli di Puglia a visitatori di tutto il mondo.

Un apecar per la visita alla piana degli ulivi secolari (Foto © TurismoVacanza).

Cosa vedere a Carovigno: l’itinerario completo per godersi la città

Allora cosa vedere a Carovigno? Prendete carta e penna oppure salvate questa pagina perchè Vi troverete un itinerario completo su cosa visitare nel centro storico e nei dintorni. Inoltre, abbiamo inserito alcuni indirizzi utili per mangiare e dormire a Carovigno.

Visitare Carovigno: i punti di interesse del centro storico

I resti delle mura risalenti al XII secolo attestano le origini antiche del borgo e ricordano di quando, ai tempi della dominazione degli Japigi sul territorio brindisino, era un centro molto fiorente anche per la produzione di vino e olio. Oggi come nell’antichità, si accede alla città attraverso i due ingressi principali, la Porta Brindisi e la Porta Ostuni, oppure varcando l’“Arco del Prete” o la “Purticedda”.

Restiamo nel centro storico per ammirare la chiesa madre dell’Assunta (XIV secolo) e la chiesa di Sant’Anna, costruita dalla famiglia Imperiali nel XVIII secolo come cappella privata.

Il centro storico di Carovigno, con le tipiche case in pietra e calce bianca (Foto © TurismoVacanza).

Castello Dentice di Frasso: un magnifico presidio del territorio

Nella parte più alta di Carovigno si erge il Castello Dentice di Frasso, un edificio dalla pianta triangolare e con una posizione panoramica da cui si può ammirare la costa, da Torre Canne a Brindisi. Delle quattro torri originarie ne restano tre, la torre quadrata, la torre tonda e quella lanceolata o “a mandorla”, probabilmente opera dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini.

Le origini del castello non sono storicamente certe e risultano più ammantate da leggende che da attestazioni concrete. Sembra che il primo nucleo risalga all’epoca normanna, nell’XI secolo, come fortezza militare e con dimensioni più modeste di quelle attuali, comprendendo solo una torre quadrata e i sotterranei.

Il Castello Dentice di Frasso. Sul portone, lo stemma di famiglia con i pesci (Foto © TurismoVacanza).

Nel corso dei secoli si sono avvicendati diversi proprietari che hanno aumentato gradualmente gli spazi. Ai Principi Del Balzo, proprietari tra il 1396 e 1440, si deve l’aggiunta dell’attuale torre rotonda mentre, nel Cinquecento, i Padula trasformarono il castello nella loro dimora poi resa lussuosa dalla famiglia Serra che ha abitato il maniero a partire dal Seicento.

Nel 1791, l’immobile fu donato dal Conte Luigi Dentice di Frasso al fratello Alfredo, in occasione delle nozze con la Contessa austriaca Elisabetta Schlippenbach. I nuovi proprietari ristrutturarono l’edificio e lo ampliarono ulteriormente costruendo il piano superiore e un bellissimo porticato. Per volere della Contessa crearono, inoltre, un orto botanico e un parco collegato al giardino adiacente al castello tramite un cunicolo sotterraneo ancora oggi visibile.

Il Castello si può visitare tutti i giorni dalle 09:30 alle 13 e dalle 16:30 alle 19:30.

Info: www.castellodicarovigno.it.

La Riserva Naturale di Torre Guaceto e l’Area Marina Protetta

Tra le cose da vedere a Carovigno, la Riserva Naturale di Torre Guaceto vi lascerà senza parole. Basta spostarsi qualche chilometro dal cuore del borgo, infatti, per incontrare bellezza naturalistica, sostenibilità ambientale, valorizzazione del territorio, storia, archeologia e salvaguardia delle specie protette.

La Riserva Naturale di Torre Guaceto (Foto © TurismoVacanza).

La Riserva di estende su 1.200 ettari che vanno dall’area settentrionale, fatta di dune alte fino a 15 metri, paludi e uliveti secolari, e da una zona più a sud che conduce al mare dove l’umidità favorisce la convivenza di anfibi, uccelli e tante specie di insetti. A Torre Guaceto si può fare trekking e passeggiate in bicicletta, visitare la riserva e e scoprire le sue ricchezze geologiche dal momento che il ritrovamento di necropoli millenarie, infatti, ha fornito rilevanti notizie storiche legate al territorio.

Da non perdersi la visita al Centro Recupero Tartarughe Marine, gestito dal Consorzio di Torre Guaceto in collaborazione con il WWF e che si occupa di recuperare, curare e riabilitare le tartarughe marine Caretta Caretta in difficoltà. Le testuggini vengono “ricoverate” in attesa di riprendere uno stato di salute tale da tornare in mare. Per maggiori informazioni: www.riservaditorreguaceto.it

Esemplari di Caretta Caretta nel Centro Recupero Tartarughe Marine (Foto © TurismoVacanza).

Visita alla piana degli ulivi monumentali con la guida Marina Roma

Circa il 70% della Riserva Naturale di Torre Guaceto è adibita alla coltivazione di diverse tipicità agoalimentari, dal pomodoro fiaschetto alla vite passando per gli ulivi secolari e millenari da cui si ottiene l’eccellente olio extravergine di oliva “DOP Collina di Brindisi”.

Abbiamo avuto la fortuna di visitare la piana degli ulivi monumentali di Torre Guaceto con Marina Roma, una guida bravissima dell’agenzia “Tu in Puglia” che ci ha condotto in un viaggio lungo i secoli, ricordando come tra questi ulivi siano vissuti Messapi, Greci e Romani che hanno beneficiato di frutti utilizzati anche per preparazioni medicamentose, già tanti secoli fa.

Cosa vedere a Carovigno, dove mangiare e dove dormire

Marina Roma, nel tour guidato nella piana degli ulivi monumentali (Foto © TurismoVacanza).

Durante la visita ci ha spiegato come la legge regionale n. 14 del 2017 abbia messo sotto tutela gli ulivi secolari e ne abbia vietato l’espianto, stabilendo i requisiti di monumentalità e secolarità. Un ulivo è monumentale quando ha una dimensione importante e un alto valore per la comunità mentre, per stabilirne la secolarità, la Regione Puglia ha adottato un metodo preciso. Si misura la circonferenza dell’albero, a un metro e mezzo dal suolo, e si conviene he a ogni metro di circonferenza corrispondano 100 anni. Per prenotare un tour oppure un’escursione con Marina Roma di Tu in Puglia: www.tuinpuglia.it

Cosa vedere a Carovigno, dove mangiare e dove dormire

C’è un metodo preciso per stabilire la secolarità di un ulivo e i suoi anni (Foto © TurismoVacanza).

Sito paleontologico e geologico di Torre Santa Sabina

Sempre merito di Marina Roma è stata la scoperta del sito paleontologico e geologico di Torre Santa Sabina, frazione del Comune di Carovigno. Un luogo di grandissima suggestione, con rocce sedimentarie millenarie e una costa merlata che il mare e i fenomeni carsici hanno cesellato creando un ornamento naturale.

Sito paleontologico e geologico di Torre Santa Sabina (Foto © TurismoVacanza).

Qui si ha quasi paura a camminare per la ricchezza che questo suolo custodisce in termini storici e geologici. Nell’aria, il profumo salmastro si mescola a sentori di macchia mediterranea e si viene pervasi da una forte energia; è quella custodita fin dall’era Mio-Pleistocenica, tra 5 e 10 milioni di anni fa. A quell’epoca, la fascia marina compresa tra Ostuni e Carovigno aveva un aspetto molto diverso e un eco-sistema tropicale, con la presenza di delfini e altre specie ormai assenti a livello locale.

Il livello dell’acqua era molto più alto e lo testimoniano numerosi reperti archeologici e fossili venuti alla luce. Il loro studio è importante perché racconta la storia del posto e può essere fondamentale per capire cosa potrà accadere in futuro.

«La natura continuerà a cambiare – spiega Marina Roma – e prevedendo nuove variazioni si potrà orientare con maggiore efficacia anche la politica di promozione e valorizzazione del territorio».

Il sito paleontologico Torre Santa Sabina è ricchissimo di fossili e reperti archeologici (Foto © TurismoVacanza).

La grotta azzurra a Torre Santa Sabina

Una delle attrazioni più magiche del sito di Torre Santa Sabina è la grotta azzurra. Dall’esterno appare un cratere pieno di acqua ma, avendo l’opportunità di tuffarsi, si scoprono cunicoli segreti fino a quello principale che conduce al mare.

Se ci capitate in una giornata di sole, noterete che i raggi creano effetti di luce particolari che attraversano la roccia e si immergono nelle acque azzurre della grotta.

La Grotta azzurra a Torre Santa Sabina (Foto © TurismoVacanza).

Torre aragonese di Santa Sabina

La Torre aragonese di Santa Sabina è una delle tre roccaforti a forma ottagonale a cappello da prete di tutta la Puglia, insieme a quelle di San Giovanni Marittimo (LE) e San Pietro in Bevagna (TA). La sua forma a stella ha quattro spigoli orientati verso i punti cardinali, come una Rosa dei Venti.

Le informazioni sulle sue origini sono scarse per mancanza di documenti certi. Alcuni storici hanno ricostruito che, nella zona dove si trova la torre, nel 1226 fu fondata una colonia di Cavalieri Teutonici che, al tempo delle Crociate, avevano lo scopo di assistere i soldati feriti. Questi Cavalieri fondarono una cappella ed un ospedale, ma nulla si sa della torre che oggi è di proprietà privata.

Cosa si mangia a Carovigno: c’è l’imbarazzo della scelta

La Puglia del cibo e del vino è come quei panieri carichi di cose buone e davanti al quale non sai cosa scegliere. Carovigno interpreta perfettamente questa tradizione, proponendo una cucina di terra e di mare, succulenti paste artigianali condite nei modi più svariati, varie tipologie di pani fragranti, carne, formaggi succulenti e un ottimo olio extravergine di oliva.

L’offerta enologica non delude e, accanto alla coltivazione e vinificazione dei vari vitigni pugliesi, Carovigno si caratterizza per la riscoperta del Sususamaniello che è stato salvato e rilanciato da giovani viticoltori.

Dove mangiare a Carovigno: 5 ristoranti da annotarsi

Quando siete a Carovigno, rimandate ogni proposito legato alla dieta: qui si mangia bene e tanto; è un peccato non godersi questa tavola che è la sintesi di una cultura millenaria. Volete sapere dove mangiare a Carovigno? Ecco qualche indirizzo da non perdere che abbiamo provato direttamente.

Zuppa di cozze, sul lungomare di Torre Santa Sabina (Foto © TurismoVacanza).

Hotel Ristorante Mirage a Torre Santa Sabina

A pochi chilometri dal centro storico di Carovigno si può mangiare pesce fresco con vista mare. Siamo a Torre Santa Sabina e il ristorante dell’Hotel Mirage ha una sala spaziosa con una vetrata panoramica dalla quale si può vedere la Torre aragonese.

Siamo nella tipica attività a conduzione familiare dove si viene accolti dal sorriso dei proprietari che, subito dopo, iniziano a servire le loro specialità mediterranee, dalle insalate di mare ai primi piatti di pesce e di terra. Non manca la pizza cotta nel forno a legna e dolci e gelati artigianali.

Hotel Ristorante Mirage
Via Dei Tulipani – Torre S. Sabina – Carovigno (BR) | Info: www.hotelmiragepuglia.it

Alcuni piatti dell’Hotel Ristorante Mirage a Torre Santa Sabina (Foto © TurismoVacanza).

Ristorante Miramare da Michele

È la cucina schietta e identitaria preparata (benissimo) con il pescato del giorno. È la simpatia di Michele e della moglie che, con garbo, ti accolgono nel loro ristorante sull’acqua, dimostrano un sovoir faire affinato in oltre 50 anni di ristorazione, fin da quando il Ristorante Miramare da Michele era un semplice ritrovo di pescatori.

Siamo a Torre Santa Sabina e il Miramare è perfetto sia per famiglie e gruppi di amici che per coppie che desiderano pranzare o cenare ammirando la torre aragonese e la luna che si specchia sull’acqua. Un menù non lunghissimo, come si conviene all’alta ristorazione pur trattandosi di una trattoria familiare. Il motivo risiede nel rispetto della stagionalità e nell’approvvigionamento di pesce sempre fresco.

Ristorante Miramare da Michele (Foto © TurismoVacanza).

Al Miramare da Michele aspettatevi di veder comparire vassoi generosamente riempiti con cruditè e frutta di stagione, frutti di mare, grigliate e pesce al forno, tutto buonissimo e cucinato con un occhio alla tradizione locale. Ottimi anche i primi piatti con pasta fresca al torchio e sughi di pesce.

Se volete prenotare questo ristorante di Carovigno è necessario telefonare al 338 243 0001, non troverete un sito web né pagine social: qui il tempo si è fermato…e per fortuna!

Miramare da Michele
Via della Torre – Torre Santa Sabina (BR) | Tel. 338 243 0001

Braceria Pomodoro, Carovigno

Tra i ristoranti di Carovigno, la Braceria Pomodoro è sicuramente il regno della carne, i cui vari tagli e le cui preparazioni sono presentate nel banco frigo posizionato all’ingresso. Nel cuore del centro storico, il locale ha il fascino delle antiche costruzioni in pietra e tutto il calore che contraddistingue i carovignesi.

Chi non ha mai provato le classiche bombette pugliesi è nel posto giusto. Questi deliziosi fagottini di capocollo di maiale tipici della Valle d’Itria hanno un ripieno di formaggio caciocavallo, sale e pepe e vengono cotti alla brace. Alla Braceria Pomodoro sono declinati in maniera fantasiosa ma sempre teneri e cotti alla perfezione.

Varie preparazioni della Braceria Pomodoro a Carovigno (Foto © TurismoVacanza).

Si può scegliere ancora tra salsiccia, polpette fritte e al sugo, sontuose costate di diversa frollatura, i “Maretti di agnello” o “turcinieddi” e gli squisiti straccetti di scottona. Da non perdere la tagliata di Mazury e la scottona prussiana, quando disponibile. Prezzi molto democratici a fronte di una grande varietà e abbondanza delle porzioni.

Braceria Pomodoro
Corso Vittorio Emanuele, 103, – Carovigno (BR) | Facebook Braceria Pomodoro

La carne è una delle specialità della Braceria Pomodoro (Foto © TurismoVacanza).

Osteria Già sotto l’Arco: lo stellato sotto le stelle di Carovigno

Non solo osterie e trattorie pop tra i ristoranti di Carovigno perché la città si può fregiare anche di un’insegna stellata. Parliamo dell’Osteria Già Sotto l’Arco, posizionata al primo piano di un palazzo del Settecento, affacciato sulla piazza del paese. Una piccola loggia ospita un tavolo da prenotare se si desidera aggiungere ulteriore fascino a un’esperienza fatta di storia, buona cucina e ottimo servizio.

Osteria Già Sotto l’Arco, 1 stella Michelin a Carovigno (Foto © TurismoVacanza).

Dal 1982 Teodosio Buongiorno e Teresa Galeone , il primo in sala e la seconda in cucina, gestiscono il ristorante stellato di Carovigno con grande maestrìa e proponendo una cucina fatta con amore in cui la tradizione pugliese è esaltata da una tecnica fine e non esuberante al punto da tradire l’identità gastronomica locale. Ottimo il burro al pomodoro accompagnato con il pane fresco e i vari appetizer come la “Spuma di patate, pane fitto e polvere di capperi“, il “Cannolo di barbabietole e caprino“, la “Tartelletta cime di rapa e salmone” e la “Polpetta di lenticchie e ketchup“. Si prosegue con la “Burrata in pasta kataifi su salsa al pomodoro acerbo, olio al basilico, pomodoro secco e capocollo di Martina Franca”, il “Risotto con peperone giallo, caciocavallo e lime” e la “Guancia di vitello brasata al Primitivo”.

Non delude la carta dei vini con le migliori etichette italiane ed internazionali ma anche con la selezione “I Buongiorno”, una linea fatta realizzare direttamente dalla famiglia e che comprende anche il Susumaniello e una buonissima Malvasia del Salento.

Osteria Già Sotto l’Arco
Corso Vittorio Emanuele, 71 – Carovigno (BR) | Sito web

Osteria Già sotto l’Arco: lo stellato sotto le stelle di Carovigno

Alcuni piatti della chef Teresa Galeone (Foto © TurismoVacanza).

La Baia: il regno del polpo alla brace si trova a Torre Canne

Per mangiare il polpo alla brace basta spostarsi di pochi chilometri da Carovigno e fermarsi sul lungomare di Torre Canne, frazione di Fasano (BR), a La Baia.

L’esterno del chioso La Baia, a Torre Canne: (Foto © TurismoVacanza).

Il chiosco, aperto dal pescatore Carlo Cofano nel 1975, è diventato un’istituzione locale. La bontà del prodotto che si può mangiare a La Baia non è solo il risultato della freschezza del pesce e della corretta tecnica di cottura che lo rende morbido e saporito, c’è una ricetta segreta di famiglia nell’intruglio di olio, aceto, limone ed erbe aromatiche con cui viene “spazzolato” continuamente il pesce durante la cottura, utilizzando un ciuffetto di erbe.

Vengono serviti anche panini con pesce spada, tonno alla brace, una frittura mista da far perdere la testa. Segnatevi questo indirizzo, se siete in zona non dovete perdervelo!

La Baia
Via Eroi del Mare s.n. – Porticciolo di Torre Canne, Fasano (BR) | Info: www.labaia.it

Panini e fritti di mare a La Baia (Foto © TurismoVacanza).

Azienda Agricola Agriturismo Masseria Carrone

Le masserie pugliesi sono celebri nel mondo per il loro perfetto incastro con il paesaggio e per la biodiversità in cui sono immerse. A Carovigno, la Masseria Carrone è un autentico paradiso circondato da 40 ettari di pascoli e ulivi secolari.

Risalente alla seconda metà del Seicento, oggi è un’azienda biologica a conduzione familiare gestita da Maria Greco e dalle figlie Wanda, Carlotta e Camilla Andrea che offrono ristorazione, pernottamento, oltre ad allevare bovini, ovini e animali di bassa corte da cui producono carni e formaggi.

Masseria Carrone a Carovigno (Foto © TurismoVacanza).

Visitare l’azienda Carrone è appassionante quanto ascoltare i racconti entusiastici di queste quattro imprenditrici che non solo mirano alla redditività aziendale ma promuovono il territorio e le sue tradizioni, senza nascondere l’impegno e la fatica necessari a gestore una fattoria così estesa. Preparare la pasta fresca insieme alla signora Maria e poi sedersi a tavola per mangiare tutte le prelibatezze della casa, è uno dei piaceri del viaggio a Carovigno.

Masseria Carrone
C.da Carrone s.n. – Carovigno (BR)

Masseria Correo a Carovigno

Restiamo a Carovigno, e sempre in una masseria, per ritrovare uguale amore per la propria terra da parte di due giovani proprietari, alla terza generazione. Alla Masseria Correo si compie un salto indietro nel tempo quando le giornate erano scandite dalle esigenze degli animali e dai ritmi naturali, quando gli animali si mungevano a mano e il formaggio si produceva in casa oppure in un piccolo laboratorio.

La titolare Maria Ferrante, che gestisce la fattoria insieme al fratello Francesco, è un fiume in piena quando presenta quello che è un microcosmo con una quasi completa autosufficienza del ciclo produttivo e in cui non ci sono sprechi e tutto viene riutilizzato.

La Masseria Correo alleva oltre 400 animali (Foto © TurismoVacanza).

La Masseria si estende su 30 ettari tra oliveti e terreni dedicati al pascolo di 400 animali tra pecore, capre, mucche, maiali, cavalli, galline e conigli. Si producono, oltre al formaggio, anche carne, pane casareccio, pasta fresca, taralli, frise e biscotti.

Inoltre, l’azienda ha ottenuto il riconoscimento di Masseria Didattica all’Albo Regionale e accoglie scolaresche e gruppi di visitatori alla scoperta del lavoro agricolo, della mungitura e delle altre numerose attività agricole svolte. Non mancano i laboratori dove si può sperimentare l’arte casearia partecipando alla produzione del formaggio.

Correo società agricola
C.da Correo – Carovigno (BR) | Info: www.masseriacorreo.com

Degustare e acquistare l’olio di Carovigno nell’azienda Macchia Grande

L’azienda agricola “Macchia Grande” della famiglia De Cillis, è un’altra importante realtà di Carovigno che coltiva olive e produce olio extravergine da varietà Leccino, Ogliarola Salentina, Cima di Melfi, Coratina e Cellina di Nardò. Nei trenta ettari di proprietà, insieme ad olivi secolari, vengono coltivate anche diverse cultivar “antiche” di grano, con una produzione rigorosamente “a chilometro zero”. Nel negozio interno è possibilie acquistare olio, farina, pasta e altre tipicità artigianali.

Azienda Agricola Macchia Grande
SS16 per San Vito 72012 – Carovigno (BR) | Info: www.macchiagrande.com

La riscoperta del Susumaniello e la bella storia di Cantine Tenute Rubino

Quella delle Tenute Rubino di Brindisi è una storia di famiglia e di amore per il territorio ma è anche una coraggiosa avventura imprenditoriale portata avanti con competenza manageriale. Sono gli anni Ottanta quando il capostipite Tommaso Rubino fonda un’azienda agricola coltivando i terreni di proprietà con vitigni autoctoni.

In seguito è il figlio Luigi, insieme alla moglie Romina Leopardi, a portare l’azienda alla ribalta nazionale e internazionale combinando tradizioni vitivinicole pugliesi con tecniche di produzione avanzate. Uno dei meriti di Luigi Rubino è il recupero e il rilancio del vitigno Susumaniello, le cui origini antiche vengono fissate “probabilmente” in Dalmazia ma che in Puglia ha trovato un favorevole ambiente pedoclimatico.

Tenute Rubino a Brindisi (Foto © TurismoVacanza).

L’azienda è anche titolare della vinoteca “Numero Primo”, situata sul Lungomare di Brindisi. Qui si possono degustare tutte le etichette di Tenute Rubino, abbinate ad una selezione di piatti e prodotti gastronomici del territorio pugliese.

Az. Agricola Dott. Luigi Rubino
Via Enrico Fermi, 50 – Brindisi | Info: www.tenuterubino.com

Dove alloggiare a Carovigno

Per dormire a Carovigno si può scegliere tra 34 strutture alberghiere e 110 extralberghiere. Un ottima fonte di prenotazione è il sito del Consorzio Albegatori di Carovigno dove ciascuna struttura contiene una descrizione con foto e i vari recapiti da contattare per la prenotazione.

Riva Marina Resort

Uno dei relais più grandi e meglio organizzati della zona è il Riva Marina Resort, un quattro stelle situato a Carovigno a pochi passi dalla Riserva Naturale e dall’Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

Spazi molto ampi, piscine, bar e ristorante, giardini ben curati delimitati dai tipici muretti a secco e sistemazioni di diversa tipologia. Sono disponibili, infatti, camere e suite e un servizio impeccabile dalla reception alle pulizie, dalla colazione ai servizi vari.

La piscina del Riva Marina Resort (Foto © TurismoVacanza).

Riva Marina Resort 4****
Via della Pineta – loc. Specchiolla, Carovigno (BR) – Info: www.riva-marina-resort

Puglia Food Ambassador: la parola agli organizzatori

A darci il benvenuto e spiegare le finalità del tour, la dott.ssa Alessandra Boccuzzi di Pugliapromozione, dirigente attenta e appassionata nel promuovere le bellezze della propria regione.

«Iniziative come il tour “Puglia Food Ambassador” – racconta – si propongono di far conoscere tutte le potenzialità del territorio, in modo da portare visitatori tutto l’anno. Pugliapromozione, nata nel 2012, è l’agenzia regionale del turismo e si occupa di raccontare la regione dal punto di vista turistico e culturale a 360 gradi. Per questo motivo abbiamo valutato e accolto di buon grado la proposta del Consorzio Albergatori di Carovigno di coinvolgere giornalisti e blogger nel rilancio del turismo enogastronomico quale nuova forma di turismo culturale».

A chiarire l’importanza di un tour che promuovesse proprio Carovigno è stato anche il dott. Enzo Di Roma, Presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno.

«ll Consorzio – dice – si è costituito nel marzo 2019 per valorizzare, diffondere e promuovere l’immagine turistica della Puglia Centrale e, nello specifico, dell’agro di Carovigno. Le nostre strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere lavorano già benissimo in estate ma c’è l’esigenza di destagionalizzare l’offerta e valorizzare questi territori nel resto dell’anno attraverso percorsi di enogastronomia, arte e cultura. Vogliamo creare un sistema virtuoso che abbia come conseguenza anche la creazione di posti di lavoro durante i mesi invernali, in modo che la nostra gente non debba andare a lavorare altrove».

 

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