Questo rifugio per “gioielli della flora alpina” è anche una preziosa memoria storica: conserva infatti tracce dello stile dei giardini romantici ottocenteschi
A volerne la costruzione fu l’abate valdostano Pierre Chanoux, uomo di grande cultura con la passione per l’alpinismo. Oggi, Chanousia è il giardino botanico alpino, ancora in attività, più antico d’Italia. Sorge in prossimità del confine italo-francese della Valle d’Aosta (la proprietà del garden è italiana ma il territorio è francese): per raggiungerlo dall’Italia bisogna percorrere la strada statale del Piccolo San Bernardo in direzione Francia.
Nel 1897, all’inaugurazione del giardino, si contavano circa 300 specie floreali in coltura, disposte su una superficie di mille metri quadrati. “Oggi l’area si estende su più di 13mila mq e le varietà presenti sono un migliaio: la disposizione delle specie avviene secondo le loro esigenze ambientali con la creazione di zone tipiche di montagna che imitano quelle naturali dell’ambiente alpino – spiega Paola Soffranio, dottoressa in Scienze forestali e ambientali e botanista al giardino di Séez (la località francese sede di Chanousia) – E’ un vero e proprio museo vivente situato a 2.175 metri di altitudine dove sono raccolte e preservate tutte le specie dell’arco alpino oltre a un buon numero di piante provenienti da catene montuose come l’Himalaya, il Caucaso e i Pirenei. Ci sono piante officinali, come l’arnica, il timo e l’achillea, piante carnivore come la pinguicola, e altre specie rarissime fra cui l’erba storna di Thomas presente nel mondo solo in Italia, proprio qui in Valle d’Aosta, e in Algeria”.
Quali fiori si possono ammirare al giardino botanico? “La stella alpina, il giglio martagone e la Regina delle Alpi sono solo alcuni dei meravigliosi esemplari di questo luogo creato per proteggere i gioielli della flora alpina. Ci sono poi i resti del giardino storico ottocentesco e un piccolo museo che documenta la storia e la vita di Chanousia” conclude Paola. Questo angolo di paradiso ha però un fiore simbolo: la campanula thyrsoides. A differenza di quasi tutte le altre che hanno fiori blu, questa specie li ha gialli oltre che facilmente riconoscibili perché disposti in una spiga compatta.
Al giardino di Chanousia si può anche partecipare a laboratori di erboristeria per imparare a utilizzare le piante officinali e i rimedi di un tempo. Ad organizzarli è la Maison des Anciens Remèdes di Jovençan, un piccolo Comune di 700 abitanti a pochi chilometri da Aosta. “La Maison è un centro unico in Valle d’Aosta che ha come obiettivo quello di promuovere la ricca biodiversità del territorio locale, in particolare le erbe officinali, aromatiche, alimentari e ornamentali presenti nei vecchi orti di montagna – racconta Annie Elli Vout, erborista – Conservare la memoria di pratiche e saperi terapeutici propri della cultura popolare permette di immergersi in quel mondo di antichi rimedi in cui le piante rivelano le loro storie più belle. Qui a Chanousia si possono toccare, annusare e ammirare piante uniche: luogo perfetto per creare preparazioni naturali, dallo scrub labbra alle tisane, dai profumatori per ambiente alle creme”.
Il giardino botanico è aperto (neve permettendo) da luglio alla seconda domenica di settembre, tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 18.
Informazioni: www.chanousia.org e www.anciensremedesjovencan.it