Il borgo di Castelvetro di Modena si è saputo conquistare negli anni un posto speciale tra le mete da non perdere in Italia: la sua straordinaria posizione geografica, adagiato tra le colline dell’Emilia Romagna, e regala panorami da sogno; enogastronomia eccellente e tutti i tesori culturali che questo piccolo borgo racchiude, forniscono valide motivazioni per visitarlo.
Da molti considerato il borgo più romantico di tutta la provincia di Modena, un territorio che unisce attrattive paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche ad una politica di sviluppo del territorio basata sulla salvaguardia e la valorizzazione del suo ambiente in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ammirando il piccolo villaggio ricco di vigneti si evince subito quanto esso sia profondamente legato alla produzione vitivinicola, tanto da ricoprire un ruolo fondamentale tra le località che possono vantare etichette d’eccellenza nonché uno dei migliori aceti balsamici, insieme a castelli medievali, imponenti torri, chiese, musei e pittoreschi sentieri escursionistici.
Cosa vedere a Castelvetro
Castelvetro presenta un aspetto pittoresco, immerso in un morbido paesaggio collinare scandito da filari e tralci, con un profilo caratterizzato da torri e campanili, tra cui la Torre dell’Orologio e la Torre delle Prigioni entrambe affacciate su Piazza Roma. Considerata il vero e proprio cuore del paese, Piazza Roma è bordata da edifici degni di nota, come il Palazzo Comunale del Secondogenito e il Palazzo Rinaldi. In epoca relativamente recente furono abbattuti tutti gli edifici posti nella zona Nord (ad eccezione delle Torri) con la realizzazione della tipica pavimentazione in lastre bianche e nere a formare una scacchiera, che le conferisce il nome di “Piazza della Dama”.
La Torre dell’Orologio è a pianta quadrata, rappresenta ciò che resta dell’antica struttura fortificata nel lato est del Castello, i cui ultimi resti furono demoliti nel 1934-35, quando furono eseguiti i lavori di costruzione di Piazza Roma. La sua edificazione subì varie trasformazioni nel corso dei secoli, in seguito alle quali la torre venne ridotta a campanile, ricavando una cella campanaria su ciascuno dei suoi lati, dove vennero inseriti degli orologi che si aggiungevano all’antica meridiana.
La Torre delle Prigioni, situata sul lato ovest di Piazza Roma, ha pianta quadrangolare e raggiunge circa 22 m di altezza. Si ritiene che la sua costruzione sia da collocarsi introno al XIV-XV sec. Vi si accede al piano terreno, da dove, per mezzo di una botola che attraversava un altro locale interrato, un cunicolo conduceva fuori dal Castello.
Il Palazzo Rinaldi, In stile neogotico-medioevale, la facciata fu costruita in armonia con il Palazzo Comunale, a seguito del rifacimento della piazza. Durante gli scavi sono stati ritrovati reperti principalmente etruschi e resti di ossa umane, appartenenti probabilmente al vecchio Cimitero che circondava l’abside della Chiesa. All’interno del Palazzo si possono ancora vedere resti dell’abside della vecchia Chiesa Parrocchiale dei S.S. Senesio e Teopompo.
Da segnalare poi il Castello di Levizzano Rangone, eretto come baluardo difensivo contro gli Ungari. Interventi di restauro sono stati effettuati nell’Ottocento e nel Novecento, dopo che il Castello venne in possesso del Comune di Castelvetro. Gli ultimi importanti lavori di restauro hanno interessato oltre il 70% dell’intero fabbricato sia all’esterno che negli interni, rendendolo perfettamente funzionale.
Gli eventi del borgo
Sono numerosi gli eventi che prendono vita nel borgo modenese durante l’anno, tutti legati ad antiche tradizioni e alle leccornie gastronomiche della regione.
Durante l’estate si svolge Calici di stelle, che propone ogni venerdì sera la degustazione dei lambruschi Grasparossa ascoltando concerti di vari generi musicali nella splendida cornice di piazza Roma.
Nel mese di Settembre, invece, Piazza Roma viene utilizzata per rievocazioni rinascimentali e vede in scena, negli anni pari un’emozionante Dama Vivente giocata sulla sua pavimentazione a scacchiera e negli anni dispari la Festa a Castello, che rievoca i festeggiamenti che i Rangone dedicarono al poeta Tasso durante la sua permanenza a Palazzo Rangoni.
Dopo questo evento, durante gli ultimi due week-end di settembre, arriva la tradizionale sagra dell’uva e del lambrusco Grasparossa cuore della manifestazione. Nel cuore del paese le aziende vitivinicole del territorio, all’interno di caratteristici chioschi, sono le protagoniste di un percorso di assaggio dal gusto e profumo unico. Si potrà partecipare acquistando il “kit Sagra dell’Uva” (calice in vetro con tracolla, carnet per assaggi e mappa del percorso) per apprezzare e confrontare le diverse produzioni.
Enogastronomia
Castelvetro ha un ricco paniere di prodotti tipici: oltre al Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro d.o.c., è zona di produzione di Parmigiano Reggiano d.o.p. e aceto balsamico Tradizionale di Modena d.o.p., inoltre è zona di produzione di miele, liquori artigianali, olio extra vergine di oliva e formaggi di pecora.