Chi ci segue con costanza avrà sicuramente notato la nostra propensione per gli eventi sostenibili e caratteristici del territorio italiano come, ad esempio, la pedalata dei castelli in Lunigiana.
Oggi invece vi portiamo in Umbria, nello specifico a Gubbio, luogo splendido adagiato alla falde del Monte Igino, dove ogni anno si tiene una delle manifestazioni folcloristiche più antiche d’Italia.
Si tratta della Festa dei Ceri, per le cui origini ci sono due ipotesi diverse; la prima è religiosa e vedrebbe festeggiare il Santo Patrono di Gubbio, il Vescovo Ubaldo Baldassini, nel giorno della vigilia della sua morte, il 15 maggio, la seconda ipotesi è legata alla festa pagana che si teneva in onore di Cerere, dea delle messi.
In origine la processione avveniva con candelotti di cera che, verso la fine del ‘500, vennero sostituiti con delle strutture in legno, ma rispettando la forma originaria.
Le tre strutture rappresentano: San Giorgio, San Ubaldo e Sant’Antonio e, per consuetudine, la Festa dei Ceri, si tiene ogni anno il 15 maggio e, per l’occasione, i tre elementi simboleggianti i ceri vengono assemblati e decorati la sera prima della sfilata con bandierine e nappe dorate, che poi verranno conservate come ricordo.
Protagonisti della festa sono i ceraioli, ovvero coloro che sorreggono le “barelle” sulle spalle e che devono, rigorosamente, essere cittadini di Gubbio in quanto portare il cero è un forte motivo di appartenenza.
La giornata del 15 maggio a Gubbio si rivela piuttosto intensa nel programma che, negli anni, segue sempre lo stesso iter con i tamburini che sin dalle 5.30 del mattino percorrono le vie del centro storico per svegliare i Capitani ed i Capodieci dei Ceri ma per tutti i dettagli vi invitiamo a visitare il sito della Festa dei Ceri che si conclude verso le 18, con una corsa serale davvero particolare da vedere.
Si tratta di una prova di abilità e forza, con i ceraioli che si danno il cambio in corsa, per un percorso di 4 kilometri e 300 metri, che si snoda tra le strette vie medievali di Gubbio e che arriva alla Basilica in cima al monte.
Molto suggestiva anche la fiaccolata finale con un corteo di ceraioli che cantano, dove le tre statuette dei Santi discenderanno il Monte fino a giungere alla Chiesa di San Francesco della Pace (dei Muratori).
E per ristorarsi, a fine serata, la festa continua nelle taverne e nelle case dei Capodieci e dei Capitani.
A Gubbio per la Festa dei Ceri


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