8 cose da non perdere a Procida

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Con i suoi esigui 16 km di superficie, la Capitale Italiana della Cultura 2022 è un concentrato di storia, bellezza naturale, identità e relax. Ecco 8 ragioni per visitare la più piccola isola del Golfo di Napoli

Con il miglioramento della situazione pandemica, possiamo tornare a viaggiare e, in Italia, sono davvero moltissime le destinazioni per rilassarsi e maturare nuovi stimoli culturali e scopriamo cosa vedere a Procida. Allora perchè non visitare Procida, eletta Capitale Italiana della Cultura nel 2022, che offre tutto questo e anche di più?

Procida: un vero gioiello del Golfo di Napoli

La più piccola delle isole del Golfo di Napoli, dopo Capri e Ischia, va scoperta lentamente. Può appassionare turisti di ogni età per le tante opportunità offerte sotto il profilo delle vacanze al mare, della cultura e del buon cibo.

Il gioiello partenopeo è un concentrato di bellezze ambientali e storico-culturali che si distingue per il forte carattere identitario. La cultura procidana ha origini antichissime e si scopre man mano che, da Marina Grande, ci si addentra verso Terra Murata che è la parte più antica.

Quella che in epoca romana si chiamava Prochyta è diventata popolare per essere stata il set del film “Il Postino”, ultima interpretazione di Massimo Troisi. Per tanti anni, infatti, Procida è stata meno considerata dal grande pubblico e dal jet set internazionale, rispetto alle altre due isole campane.

Estesa su appena 16 chilometri, fa parte della zona dei Campi Flegrei e comprende anche l’isolotto di Vivara al quale è collegata da un ponte.

Perché Procida è Capitale Italiana della Cultura 2022

I motivi per i quali il MiBACT ha nominato Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 sono stati resi noti con la seguente dichiarazione pubblica:

«Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee».

Cosa vedere a Procida: ecco 8 buone ragioni

L’attribuzione di un titolo così importante per il turismo e la cultura è un motivo più, se non l’abbiamo già fatto, di visitare Procida. Ma cosa vedere?

Gli itinerari sono diversi, sia via mare che sulla terraferma. Una soluzione per approfondire la conoscenza del territorio, sotto tutti i suoi aspetti, potrebbe essere quella di prenotare una visita guidata ma sarà bello anche girare l’isola da soli o in famiglia, muniti di scarpe comode e di una buona guida cartacea o digitale.

Marina Grande a Procida

All’arrivo a Marina Grande, si viene coinvolti dall’atmosfera suggestiva del borgo. Come in una cartolina, lo sfondo si compone di case colorate che mostrano tutta la vitalità di Procida mentre le barche dei pescatori rivelano la principale fonte di sostentamento locale. Non è un caso che proprio qui ci sia l’importante Istituto Nautico, all’interno di un edificio che svetta dalle case più basse.

Sempre a Marina Grande, partono i mezzi pubblici per girare l’isola. Qualora di decidesse di noleggiare un veicolo, è meglio optare per un ciclomotore o un Ape car per muoversi più agevolmente per le stradine strette del borgo.

Appena sbarcati, scordatevi di trovare negozi di souvenir, bancarelle o locali alla moda ma il bello è proprio questo. Marina Grande dimostra come l’accoglienza ai turisti di Procida non sia banale ma vengano immediatamente trascinati nelle abitudini locali, tra panetterie, pasticcerie, ristoranti e, ovviamente, pescherie con prodotti freschissimi provenienti direttamente dai pescherecci del posto.

Terra Murata a Procida: uno dei motivi per visitare Procida

Ma è allontanandosi da Marina Grande e raggiungendo Terra Murata , il punto più alto dell’isola, che si torna indietro nella storia di Procida. Per raggiungere il borgo medievale più antico dell’isola, il cui nome è legato al fatto che è sorretto da mura, la strada è in salita ma offre un bellissimo spettacolo naturalistico (si veda il Belvedere dei Due Cannoni con affaccio sulla Marina della Corricella).

Terra Murata

Abbazia di San Michele Arcangelo

Il borgo di Terra Murata sorge intorno all’Abbazia di San Michele Arcangelo, edificata nel XI secolo come cenobio benedettino, distrutta e ricostruita nel corso dei secoli. Nei suoi sotterranei c’è un’importante biblioteca frequentata da studiosi internazionali con diecimila testi dal ‘500 al ‘900 e un ossario-necropoli dotato di un ambulacro d’interro e di mummificazione.

Tra i tesori dell’Abbazia, ci sono lo splendido soffitto in oro zecchino del 1680, la pregevole tela al centro della volta raffigurante San Michele che scaccia Satana e un presepe permanente con pastori in legno e terracotta della scuola napoletana del XVIII secolo.

Palazzo D’Avalos a Procida

Alle porte di Terra Murata sorge il Palazzo D’Avalos, costruito nel 1563 con l’intenzione di difendersi dagli attacchi dei Saraceni provenienti dal mare e la cui funzione è cambiata diverse volte nel corso dei secoli. Nel 1744 fu trasformato in Palazzo Reale da Carlo III di Borbone per poi diventare, nel 1830, prima una caserma e poi un carcere fino al 1988. Proprio quest’ultima istituzione, probabilmente ha salvaguardato Procida da un turismo di massa e infatti Terra Murata è ancora un gioiellino che riporta nel Medioevo.

Casale Vascello: la vera architettura di Procida

Già nel ‘500, fuori dal cuore di Procida si costruivano dei casali al cui interno c’erano diverse abitazioni che mettevano al sicuro dalle incursioni saracene. Uno di questi è il Casale Vascello, ancora abitato e conservato tanto bene che sembra di essere in film storico. Balconi e logge si affacciano in un cortile comune, ma con poche aperture all’esterno. Casale Vascello si raggiunge a piedi, attraversando due passaggi molto stretti, che storicamente si chiudevano in caso di invasione.

La Corricella

Il borgo marinaro più antico di Procida è, allo stesso tempo, pittoresco e romantico per la vista offerta. Marina Corricella si raggiunge solo via mare oppure attraverso 4 scalinate diverse. Gli affacci ad anfiteatro sul Golfo di Napoli sono incantevoli e ristorano per la brezza marina e i profumi mediterranei ma si apprezzano anche le stradine della tipica architettura locale e il silenzio dovuto all’assenza di autoveicoli.

Risale al Seicento il porticciolo di Marina Corricella con una struttura composta da cupole sorrette da archi, ampie finestre, gradinate, scale e terrazze. Tappa obbligata è Piazzetta Massimo Troisi, set di numerose produzioni cinematografiche.

La Corricella

La Corricella – © Paola Cacciuttolo

Vivara e l’Area Marina protetta di Procida

L’Area Marina Protetta istituita nel 2007 è una vera oasi naturalistica che circonda Ischia, Procida e Vivara. Il Consorzio del Regno di Nettuno oltre che preservare l’ambiente terrestre e marino, organizza anche una serie di esperienze per far conoscere la specificità del paesaggio marino di Procida, dal Whale Watching (osservazione di balene e delfini) alle visite guidate in barca, dalle immersioni al trekking.

Ponte di Vivara

Ponte di Vivara – © Paola Cacciuttolo

Le 6 principali spiagge di Procida

Tante sono le spiagge di Procida dove rilassarsi e godere dell’acqua pulita del mare. Tra queste, le sei più importanti sono la Spiaggia del Pozzo Vecchio, la Spiaggia della Silurenza, la Spiaggia di Ciraccio, la Spiaggia del Postino, la Spiaggia della Chiaiolella e la Spiaggia della Lingua.

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