La Valle d’Itria, triangolo d’oro nel cuore della Puglia felix, Cisternino, Locorotondo e Martina Franca.
La Valle dei Trulli: una fantastica tendopoli pietrificata. Mille piccoli Cremlini col cappuccio bianco di calce, issati in un cielo metafisico disteso tra due mari vicinissimi. La valle dista mezz’ora dal golfo jonico di Taranto, una ventina di minuti dall’Adriatico più azzurro.
Una Valle circondata dai grandi boschi della Murgia, tra le colline del vino bianco verdeca e fiano minutolo.
Unico, fiabesco paesaggio che incanta il turismo europeo, sempre più attratto dal vivere qui, oltre il tempo fuggevole delle vacanze.
Valle d’Itria; il cuore della Puglia
Valle d’Itria, ombelico di Puglia, a mezza strada tra il Gargano di Padre Pio e l’estremo Capo di Leuca.
A sud i grandi uliveti del Salento, a nord la mitica Daunia dove il Diomede approdò dopo aver espugnato Troia con Ulisse. “Quercius trojana” è il nome del tipico alvero che copre i boschi della Valla d’Itria, un tempo rifugio di briganti.
Nella Valle, si passa dal romanico al barocco che adorna i portali della case patrizie a Martina Franca con le sue chiese scolpite. Cisternino la città più antica e ricca di storia, con il borgo medievale intatto e puro nei secoli. Locorotondo i suoi tetti aguzzi a cummerse: sensazione nordica d’Olanda in pieno sole mediterraneo.
Il di più di questa Valle incantata è la gastronomia della civiltà contadina che qui ripropone le delizie della cosiddetta “cucina povera”, in realtà ricchissima dei frutti prelibati di una terra generosa, lavorata a mano dal “popolo di formiche”. Grano duro e cento verdure sono la base. Simbolo assoluto orecchiette e rape. Contorno ineguagliabile la dolcezza del clima, i silenzi, magiche ebbrezze d’Oriente che ci ridestano umori e sentimenti del tempo perduto, e per miracolo ritrovato, sulle orme millenarie dei Messapi e della Magna Grecia.